3 Febbraio 2017
Il tema della condizione giovanile è da tempo al centro dell’attenzione delle politiche sindacali con un attenzione che si concentra non solo sugli aspetti legati all’occupazione giovanile, ma anche sulla necessaria previsione di una politica dei quadri che garantisca un adeguato ricambio generazionale attraverso azioni mirate all’inserimento di giovani sindacalisti negli organismi. La Fit persegue un progetto ideale divenuto una vera missione, quello di avvicinare i giovani alla Fit e la Fit ai giovani, attraverso azioni concrete che nel tempo si sono sviluppate coinvolgendo idee, proposte e nuove risorse. Dal progetto “I giovani nella Fit”, concretizzatosi con un percorso assembleare partecipato nelle varie realtà regionali e nella realizzazione dell’indagine conoscitiva relativa a cosa vogliono i giovani dal sindacato, si è giunti alla costituzione di un Laboratorio giovani sperimentale, alla realizzazione del progetto “Il Faro”, il servizio di orientamento al lavoro per agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro nei trasporti. Il Laboratorio giovani sperimentale, costituito da un giovane referente regionale per ogni regione e da cinque giovani, che a livello nazionale svolgono compiti di organizzativi e di coordinamento dei componenti stessi tutti under 35, si sta impegnando nella realizzazione del progetto il faro e di come pensare e strutturare la comunicazione sindacale per i giovani lavoratori.
E non finisce qui. La nostra Federazione, in occasione del Consiglio generale di dicembre scorso, ha introdotto considerevoli novità nel regolamento di attuazione dello statuto della Fit e ben oltre ha fatto nel regolamento congressuale.
Infatti, andando aldilà delle previsioni confederali, e indipendentemente dal riferimento dell’età della base associativa, la Fit ha previsto la costituzione del Coordinamento giovani under 35, che sostituirà il Laboratorio giovani sperimentale, e la presenza di diritto di 18 giovani, sempre under 35, provenienti dalle Fit regionali, nella composizione del Consiglio generale nazionale. Inoltre, è stata individuata nel 10% di giovani under 35 la percentuale che deve caratterizzare le liste dei candidati al congresso e infine è stata sancita la condizione secondo la quale le liste congressuali dovranno contenere candidature di genere, di immigrati e di giovani under 35 non inferiori al 20%, sia tra i candidati sia tra gli eletti.
Si tratta di una vera rivoluzione, un’azione positiva diretta a dare voce ai giovani nella Federazione, che supera gli stereotipi e che pone le condizioni per l’individuazione di soluzioni possibili.