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Cronaca di lotta effettiva al Dumping Sociale nel trasporto aereo in Danimarca

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Documenti - Cronaca di lotta effettiva al Dumping Sociale nel trasporto aereo in Danimarca

21 Luglio 2015

Il 1° Luglio 2015 è stato un giorno storico non solo per il mondo del lavoro danese, ma per tutto il mondo del lavoro Europeo, in quanto tale. Il sindacato danese del personale di volo, promotore della vertenza ha chiesto di negoziare con Ryanair un contratto collettivo, al fine di garantire adeguate condizioni di lavoro per il personale con sede di lavoro in Danimarca.

Fino ad oggi Ryanair ha sempre rifiutato di confrontarsi con il sindacato, obbligando i lavoratori con delle operazioni in Danimarca a seguire legislazioni di comodo, meno tutelanti per i lavoratori e portatrici di concorrenza sleale, nei confronti degli altri operatori aerei.

La sentenza ha decretato che è possibile proseguire il percorso legale iniziato nei confronti di Ryanair e nel frattempo che in Danimarca si potranno legalmente chiudere i servizi aeroportuali alla compagnia aerea, per esempio la gestione dei bagagli, del check-in e la fornitura di carburante, grazie al così detto “sympathy strike”.

La sentenza ha decretato che il sindacato danese può lecitamente iniziare l’azione legale contro Ryanair, che non proseguirà  solo a patto che l’azienda accetterà  di negoziare l’applicazione del contratto collettivo nazionale danese a tutti i lavoratori di Ryanair.

FIT-CISL considera la lotta del sindacato danese molto importante per tutti e la sostiene ed osserva con attenzione.

L’abbassamento del prezzo dei biglietti aerei “ad ogni costo”, l’assenza di misure di tutela reali e specifiche per il personale da cui dipende anche la sicurezza di altre persone è un argomento di primario interesse per il nostro sindacato ed è doveroso che lo diventi anche per le Istituzioni Italiane.

Se vogliamo consentire al nostro settore di essere altamente affidabile e soprattutto sicuro, è necessario e improrogabile lavorare per ottenere che in tutte le aziende la programmazione della prevenzione “sia mirata ad un complesso che integri in modo coerente prevenzione e condizioni tecniche produttive delle aziende, con l’influenza dei fattori dell’ambientali e dell’organizzazione del lavoro.”

E’ altresì doveroso, nonché previsto dalla legge, che le aziende operino in maniera efficace, in modo da eliminare i rischi o consentire la loro riduzione al minimo in relazione alle conoscenze acquisite in base al progresso tecnico, nel “rispetto dei principi ergonomici nell’organizzazione del lavoro, nella concezione dei posti di lavoro, nella scelta delle attrezzature e nella definizione dei metodi di lavoro e produzione” (D.Lgs. 81/08 Art. 15).

L’8 Luglio 2015 il sindacato danese TUC si è incontrato con i vertici Ryanair per discutere l’implementazione del contratto collettivo nazionale di lavoro danese per i dipendenti della compagnia. L’incontro è durato solo pochi minuti, e Ryanair ha deciso di lasciare il tavolo.

Il sindacato danese darà  ora inizio al boicottaggio della compagnia, su tutta la linea: a partire dal 18 luglio non verranno più garantiti i servizi aeroportuali: nessun volo Ryanair avrà  più i servizi aeroportuali, come il rifornimento carburante, il check-in in e e il trasporto delle valigie.

Il 15 luglio 2015 Ryanair gioca il suo “asso” e chiude, seduta stante, le sue basi in Danimarca…

“Ryanair ha messo fine con un atto di forza al contenzioso con i sindacati danesi: ha deciso di chiudere le basi di Copenaghen e di Billund. Il Boeing 737-800 basato a Copenaghen è stato trasferito nella città  lituana di Kaunas, da dove continuerà  a effettuare i collegamenti con la capitale danese.

La mossa del vettore gli consente di mantenere le operazioni del suo network, ma senza applicare alcun contratto collettivo danese, che avrebbe limitato le sue operazioni da Copenaghen nonostante le retribuzioni della compagnia e le condizioni per i suoi piloti e personale di cabina fossero migliori delle norme standard stabilite nel quadro dell’accordo.

“Spostando il velivolo al di fuori della Danimarca i blocchi del personale saranno ora illegali – ha dichiarato il capo del personale del vettore, Eddie Wilson -; i sindacati danesi non hanno ottenuto altro che spostare all’estero posti di lavoro danesi ben pagati”.

Il vettore ha poi confermato l’impegno a servire Copenaghen, ma continuerà  a farlo tramite aerei basati in alti scali europei. A oggi Ryanair collega la capitale danese da Bergamo, Dublino, Kaunus, Londra Luton e Varsavia Modlin, mentre i voli da Alicante, Bruxelles Charleroi, Budapest, Colonia / Bonn, Edimburgo, Madrid, Malaga, Roma e Stoccolma Skavsta inizieranno con la Winter.

Il vettore aveva inaugurato la base di Copenaghen il 18 marzo scorso e prevedeva di basare lì dapprima un solo 737-800, per poi arrivare fino a tre aerei entro la fine di quest’anno.”

Tutti i sindacati più “socialmente evoluti”, dovrebbero PRETENDERE l’applicazione del contratto collettivo NAZIONALE.

Nessuna compagnia aerea avvezza al SOCIAL DUMPING, come Ryanair o altre ancora peggio (Volotea x esempio) deve poter più radicarsi ed espandere il virus!

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