11 Maggio 2010
Nell’ambito delle procedure di raffreddamento in atto con il Gruppo Fs, si è svolta nel pomeriggio di ieri la riunione con Trenitalia in cui ci è stato presentato il progetto IVU-Rail relativo all’elaborazione dei turni del PdM e del PdB. Tale progetto consiste in un software che consente di informatizzare i turni e la gestione delle 18.000 risorse assegnate all’ equipaggio treno e le novità più rilevanti evidenziate dall’azienda riguardano la pianificazione della produzione e la gestione in tempo reale delle sue variazioni.
Attraverso l’applicazione del programma si ottengono allacciamenti funzionali tra i vari servizi interessanti i diversi impianti della rete e successivamente turni individuali della durata media di circa 30 giorni che tengono conto anche delle varie richieste del personale ed includono anche le eventuali richieste di assenza. Sono previste dotazioni hardware che consentiranno ai singoli agenti di interfacciarsi direttamente con il sistema IVU-Rail sia attraverso i palmari che con il personal computer. Restano gestite dalle attuali distribuzioni le sole assenze non prevedibili (malattie, infortuni ecc.) con chiari intenti di razionalizzazione delle risorse attualmente impiegate. Questo progetto nei programmi aziendali dovrebbe a regime sostituire gli attuali software (Gente e Veste) entro il febbraio 2011 e, negli intenti di Trenitalia, potrebbe già partire una prima fase di attuazione nei prossimi mesi di giugno/luglio. Sono state riscontrate dalla stessa Società alcune incongruenze con l’attuale assetto che si vorrebbero superare, ad esempio il numero e il ruolo delle attuali risorse di programmazione e gestione equipaggi e la revisione delle regole che a livello d’impianto disciplinano richieste di assenze da parte del personale. In relazione a tale proposta come FIT-CISL abbiamo sollevato numerose obiezioni sulla fattibilità del progetto, sottolineando la difficoltà di trovare procedure omogenee nelle 3 divisioni specie riguardo alla gestione delle richieste di assenza in mancanza di posizione certa dei riposi, delle esigue estensioni temporali dei turni individuali e della gestione dei picchi produttivi. Restano anche da chiarire i metodi di assegnazione della produzione negli impianti e le ricadute sui fabbisogni.
In conclusione dell’incontro unitariamente è stata espressa la necessità di un ulteriore approfondimento del progetto ed abbiamo invitato l’azienda a non intraprendere iniziative unilaterali al riguardo anche per l’evidente contrasto di quanto proposto con le procedure di ripartizione previste dal Contratto. La Società ha preso atto della nostra richiesta e l’incontro è stato aggiornato a valle della verifica complessiva sulle procedure di raffreddamento.