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Report Conferenza Donne Etf Continua il lavoro del sindacato europeo per la parità  di genere

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Documenti - Report Conferenza Donne Etf Continua il lavoro del sindacato europeo per la parità  di genere

10 Maggio 2016

Il 12 e il 13 aprile scorso si è svolta a Bucarest la Conferenza delle donne Etf, la Federazione europea dei lavoratori dei trasporti, a cui la FIT-CISL aderisce, che si sviluppa nell’ambito del progetto Fite, finanziato dall’Unione europea e relativo al piano di azione europeo per la parità  di genere 2013/2017. Il progetto in questione si propone di promuovere la parità  di genere in ogni settore lavorativo e sindacale attraverso azioni di confronto, formazione e informazione a supporto dello sviluppo della cultura delle pari opportunità .

Alla conferenza hanno preso parte circa 60 sindacalisti, tra uomini e donne, esperti in politiche di pari opportunità  e appartenenti alle organizzazioni affiliate all’Etf.

In tale occasione sono state affrontate diverse questioni relative, in generale, alla differenza di genere sui temi dell’occupazione femminile nei trasporti e della condizione delle lavoratrici, in particolare in merito alle questioni della partecipazione delle donne alla vita e agli ambiti decisionali del sindacato e all’impegno del Comitato delle donne da qui al prossimo Congresso.

Particolare attenzione è stata rivolta alla promozione del lavoro femminile nel settore dei trasporti, alla salute e sicurezza sul lavoro delle donne e all’individuazione di una strategia sinergica per incidere nel lavoro dei sette comitati di dialogo sociale di settore in cui è convolta l’Etf.

La conferenza si è posta poi come faro per l’individuazione di ulteriori progetti e sviluppi possibili per quanto riguarda le questioni di genere, anche oltre alla scadenza del progetto Fite.

Analizzando la dimensione della crisi economica che ha colpito l’Europa e che non cessa di produrre i suoi effetti, gli atti della conferenza hanno riaffermato che quello dei trasporti continua a essere un settore prevalentemente maschile, studiato soprattutto per i lavoratori uomini, che non riesce a rispondere alle esigenze del crescente numero di donne che lavorano al suo interno. A questo si aggiunga che la crisi ha determinato un’erosione dei termini e delle condizioni di impiego, con la diminuzione della qualità  del lavoro, delle opportunità  di lavoro, delle politiche di parità  e di salute e sicurezza sul lavoro.

Allo stesso tempo la recessione ha aumentato le disuguaglianze, con l’aumento in particolare del lavoro precario e flessibile e con l’introduzione da parte dei governi di misure che svantaggiano il sostegno alle famiglie, con un conseguente impatto negativo per l’occupazione femminile, come la riduzione di assegni per i figli, delle indennità  per i periodi di congedo di maternità  e tagli delle indennità  per i genitori single.

La discussione si è sviluppata sulla traccia del piano d’azione di genere Etf 2013-2017 che si articola su due distinti livelli di intervento: l’azione da parte dei membri affiliati a Etf e quella del Comitato delle donne Etf. Il primo piano di intervento richiama l’impegno degli affiliati per mettere in atto un’azione di reclutamento di donne e promozione della partecipazione femminile nelle loro strutture anche con la creazione di organismi aspecifici e con l’elezione di più donne nei ruoli decisionali del sindacato.

Per quanto riguarda il ruolo e l’impegno del Comitato delle donne è stata riaffermata la funzione principale ed essenziale di supporto agli affiliati al fine di sviluppare le politiche di parità  nei trasporti sia nel lavoro che nel sindacato. A tal fine il Comitato ha predisposto un pacchetto di formazione di genere destinato alle organizzazioni sindacali, in cui viene affrontato anche il delicato tema della violenza di genere sui luoghi di lavoro. Tale questione continuerà  a essere affrontata con un impegno ancora maggiore, in considerazione dell’aumento dei fenomeni di cui sono sempre più vittime le lavoratrici dei trasporti. Forme di violenza delle quali gli autori non sono solo i superiori e i colleghi, ma anche l’utenza, con percentuali in forte aumento.

Su queste due piani di intervento la conferenza, grazie all’intervento dei partecipanti, ha individuato le proposte per implementare il piano d’azione dell’Etf per i prossimi due anni. Tre sono le proposte che saranno realizzate, attraverso azioni concrete, da qui al prossimo Congresso Etf.

Prevenire e contrastare ogni forma di violenza nei loghi di lavoro

La prima, sul tema della violenza, prevede che il Comitato delle donne realizzerà  una raccolta di buone pratiche e una guida per prevenire e contrastare ogni forma di violenza sui luoghi di lavoro.

Su tale questione l’impegno assunto ha già  prodotto i suoi primi risultati con la raccolta dei manifesti per la nuova campagna per contrastare la violenza, prodotti dai sindacati affiliati e presentati proprio durante i lavori della conferenza, con l’utilizzo di un unico motto, tradotto nelle varie lingue, “La Violenza non fa parte del nostro lavoro”. La FIT-CISL, da sempre impegnata su questo tema, attraverso l’azione del suo Coordinamento nazionale donne,ha presentato il suo manifesto che è stato molto apprezzato dai partecipanti alla Conferenza e che diventerà  patrimonio comune dell’azione del Comitato donne Etf.

Salute e sicurezza di genere

La seconda proposta si concretizzerà  con il consolidamento del pacchetto di formazione sulla salute e sicurezza di genere.

La partecipazione di genere nel e per il sindacato

Infine, la terza proposta prevede l’assunzione dell’impegno da parte delle organizzazioni sindacali affiliate all’Etf, di promuovere e incentivare la partecipazione delle donne alla vita sindacale con particolare riguardo ai ruoli decisionali.

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