29 Gennaio 2018
Il giorno 25 gennaio a Roma, presso il Centro Studi della FIT-CISL Nazionale, si è riunita la Commissione
Tecnica del settore Circolazione.
Ad inizio riunione da parte dei partecipanti provenienti da tutte le regioni è stato osservato un minuto di
raccoglimento per le vittime dell’incidente ferroviario accaduto nei pressi della Stazione di Pioltello al
treno regionale 10452 della società Trenord.
La CT Circolazione nel formulare l’augurio di pronta guarigione ai feriti e vicinanza al macchinista e
Capo Treno del convoglio deragliato ha evidenziato la necessità di ricercare e adottare le soluzioni più
idonee nell’ambito del trasporto ferroviario affinché tali incidenti non possano più verificarsi.
Dal dibattito che si è sviluppato è emerso apprezzamento rispetto all’accordo di riorganizzazione del
settore sottoscritto lo scorso 20 novembre che con la definizione di modelli organizzativi omogenei di
tutte le diverse articolazioni riporta finalmente ordine alla situazione di notevole difformità determinatasi nel corso degli anni nelle strutture presenti sul territorio nazionale.
E’ stato giudicata positivamente l’attivazione di una fase relazionale territoriale che, oltre a valutare la
congruità del numero dei Supporti dei Controlli Produzione Circolazione e delle Unità Circolazione
stabiliti con l’accordo rispetto alle reali esigenze delle realtà di propria competenza, dovrà definire le
quantità di Sussidi da aggiungere alle posizioni di lavoro previste per le singole postazioni all’interno dei
Centri Controllo Circolazione. Ciò con l’obiettivo di realizzare le migliori condizioni di lavoro indispensabili per il personale impiegato in attività di sicurezza, che deve operare nel rispetto di regole stringenti e con notevole carico di responsabilità .
Altrettanto positivamente sono state valutate le forme di tutela, quali la conservazione della stessa sede
di lavoro ed il mantenimento dell’attuale retribuzione, riservate al personale delle Stazioni rette da
Professional non considerate più complesse e a quello appartenente agli ex Reparti che andranno a
confluire nelle nuove Unità Circolazione.
La CT Circolazione si è espressa favorevolmente rispetto alle previsioni dell’accordo per quanto riguarda
il tema della Logistica che attraverso il confronto territoriale, su progetti di adeguati ambienti che
l’azienda si è impegnata presentare entro il prossimo mese di febbraio, potrà dare risposte concrete ad
una problematica assai sentita dal personale sempre più costretto alla mobilità geografica determinata
dagli impresenziamenti degli impianti per implementazione tecnologica. A tal proposito è stata
evidenziata anche la necessità di definire in tempi brevi la possibilità per il personale di utilizzare i treni
Frecciabianca per gli spostamenti da e per le sedi di lavoro per coprire i turni di servizio.
Gli interventi hanno sottolineato le criticità conseguenti alla diffusa carenza di personale a cui l’azienda
sopperisce ricorrendo a numerose e continue economie che vanno ad appesantire i già notevoli carichi
di lavoro a cui i lavoratori sono sottoposti. Inoltre la mancata programmazione di un adeguato turn-over
di CS ha generato una preoccupante situazione di squilibrio generazionale che oggi costringe a
utilizzare personale appena formato in impianti in cui oltre alla conoscenza dei regolamenti e degli
apparati è importante possedere esperienza acquisita sul campo. Pertanto è stato richiesto alla
Segreteria Nazionale di sollecitare la società Rfi ad effettuare con celerità le 200 assunzioni determinate
dall’accordo di riorganizzazione in modo da consentire congrui periodi di professionalizzazione al nuovo
personale.
Ulteriore criticità evidenziata dalla CT riguarda la formazione che risulta molto carente facendo venire
meno il necessario supporto ad operatori impegnati in una attività complessa con un riferimento
normativo e regolamentare in continuo aggiornamento.
In conclusione la CT Circolazione ha rappresentato l’urgenza che la Società RFI adotti iniziative efficaci
per contrastare ed eliminare il fenomeno delle aggressioni a cui il personale delle stazioni è
continuamente esposto, in particolare in quegli impianti in cui ai CS viene richiesto di provvedere alla
chiusura delle sale di attesa.
La Segreteria Nazionale