21 Aprile 2020
Nella mattinata odierna si è svolto in modalità di videoconferenza l’incontro la Direzione Sanità di Rfi alla presenza del Direttore della struttura e dei Responsabili del Personale e di Relazioni
Industriali di Rfi.
In apertura di riunione come OOSS abbiamo evidenziato la necessità , specie in una situazione come quella che stiamo vivendo, di avere una forte struttura sanitaria di riferimento per tutte le imprese ferroviarie. E’ fuor di dubbio che negli anni la Direzione Sanità ha subito un depauperamento del personale ed ad oggi non sempre riesce a far fronte alle esigenze, pur rimanendo un riferimento nel panorama del trasporto ferroviario. Ciò in particolare per quanto riguarda le certificazioni al personale ferroviario e più in generale nel campo della medicina del lavoro e della medicina legale.
In un mondo del trasporto ferroviario con circa 36 imprese ed un gestore dell’infrastruttura, la Direzione Sanità ha un ruolo fondamentale e può rappresentare l’eccellenza nel suo campo, proprio in un momento storico in cui sono più che mai evidenti gli errori del passato in cui vi è stato un travaso di competenze e risorse dal pubblico al privato, che nel momento del bisogno ha mostrato le lacune, l’ inefficienza e la disorganizzazione che sono sotto gli occhi di tutti.
In considerazione dei dati fornitici in sede di riunione possiamo affermare, senza timore di essere smentiti, che la Direzione Sanità è un centro di ricavo e non un centro di costo.
Partendo da questo presupposto, come OOSS, abbiamo affermato che la struttura deve svolgere appieno il suo ruolo sia all’interno del Gruppo FSI che all’esterno per tutto il mondo delle imprese ferroviarie e non solo: va potenziata sia a livello centrale che regionale, specie nelle realtà in cui negli anni abbiamo assistito solo a politiche di tagli e di economie di personale a danno della missione di riferimento assegnata.
In particolare, abbiamo chiesto che:
· va data omogeneità a tutte le strutture e vanno ripristinate le unità sanitarie territoriali nelle realtà oggi sedi di presidio, vale a dire UST di Ancona, Bari, Cagliari, Genova, Catania, Pisa e Trieste;
· vanno create nuove strutture sanitarie nelle regioni attualmente non presidiate: Abruzzo, Basilicata, Molise, Trentino Alto Adige, Umbria, Valle d’Aosta.
· In sede centrale vanno create due nuove strutture, una deputata ai rapporti sanitari internazionali e una deputata alla gestione del coordinamento delle attività relative alla psicologia in ambito ferroviario / trasporti.
Abbiamo richiesto, altresì, di ridefinire in funzione delle attività le consistenze di personale all’interno delle singole strutture a partire dal personale medico, dai responsabili dei laboratori di analisi, dal personale infermieristico, dal personale tecnico-sanitario, dal personale amministrativo e dalla necessità di avere psicologi in tutte le strutture (ruolo assolutamente da definire con assunzioni a tempo indeterminato, altrimenti da noi si specializzano e poi vanno a lavorare da altre parti !).
Abbiamo posto le basi per un effettivo rilancio e potenziamento della struttura sia a livello nazionale che regionale e da questi punti abbiamo chiesto di aprire un confronto anche serrato con i
Responsabili per la definizione del percorso. La Direzione Sanità deve essere il punto di riferimento per la messa a punto, gestione e controllo di un piano per prevenire, mitigare e rispondere alla diffusione delle malattie a bordo dei treni rivolto ai ferrovieri e ai passeggeri.
In questa fase i lavoratori devono poter trovare all’interno della struttura sanitaria del Gruppo FSI un forte momento di attenzione. Abbiamo, altresì, ribadito la richiesta che si riprendano le visite di assunzione con tutti gli accorgimenti di sicurezza previsti dai protocolli.
Ci è stato, inoltre, confermato che, in raccordo con la task force di Gruppo, saranno effettuati test sierologici non appena sarà individuata la tipologia e, a tal proposito, abbiamo chiesto che, una volta definiti, possano essere svolti in tutte le realtà territoriali ed in maniera capillare per evitare spostamenti eccessivi.
Abbiamo chiesto, altresì, che assieme al potenziamento delle strutture vadano affrontati aspetti relativi ad alcune indennità accessorie per i lavoratori che vanno ridefinite.
La società si è riservata, in considerazione della portata della proposta sindacale, di fare un approfondimento al proprio interno e la riunione è stata aggiornata ad altra data.
Roma, 20.4.2020
Le Segreterie Nazionali