2 Maggio 2020
Il 24 aprile scorso Governo e Parti Sociali hanno integrato il “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per il contrasto ed il contenimento della diffusione del virus Covid -19 negli ambienti di lavoro” del 14 marzo 2020.
In considerazione del fatto che, come previsto dal DPCM del 26 aprile, a partire dal 4 maggio p.v. inizierà la Fase II e riprenderanno gradualmente le diverse attività produttive, comportando inevitabilmente un presumibile utilizzo maggiore dei mezzi di trasporto pubblico e la riprogrammazione dei servizi, si ricorda che come previsto dal citato Protocollo e ribadito nella sua stessa integrazione, ai Comitati aziendali si riconosce un ruolo determinante con il compito di elaborare e far applicare il Protocollo aziendale anti contagio attraverso il quale intervenire su:
· valutazione del rischio e modifica del DVR (Documento Valutazione Rischi)
· organizzazione del lavoro e distanziamento sociale
· dispositivi di protezione individuali (DPI)
· formazione
· sorveglianza sanitaria – soggetti fragili.
Inoltre, si evidenzia che con circolare del Ministero dell’Interno del 14 aprile u.s., a corredo del DPCM del 10 aprile, è stato precisato che potrà essere chiesta la collaborazione delle ASL, e delle articolazioni territoriali dell’Ispettorato del Lavoro, per il controllo sui datori di lavoro delle modalità di attuazione delle procedure organizzative e gestionali previste dal Protocollo condivis odel 14 marzo u.s. e, non meno, sull’osservanza delle precauzioni dettate per la messa in sicurezza dei luoghi di lavoro e la sussistenza di adeguati livelli di protezione dei lavoratori
A tale proposito, si invia in allegato la “Guida completa per la stipula del protocollo aziendale anticontagio”, elaborata a cura del Dipartimento Confederale Salute e Sicurezza sul lavoro, diretta ai componenti dei Comitati aziendali e per comodità , il Protocollo condiviso del 24 aprile 2020.