9 Febbraio 2021
Si è riunito nella giornata dell’8 febbraio 2021, in modalità videoconferenza, il Comitato Aziendale Covid-19 di Trenitalia.
In apertura la società ha comunicato un aggiornamento di numeri sui casi Covid registrati in azienda del bimestre dicembre – gennaio dove i contagi risultano rispettivamente 182 e 193. In merito ai casi di quarantena sono stati registrati per
il mese di dicembre 336 casi e per il mese di gennaio 345.
La percentuale di contagiati rispetto alle varie realtà lavorative risultano per il 51% in esercizio, il 66% negli impianti ed il restante 12% negli uffici. Per quanto riguarda i casi di isolamento, analogamente ai contagi, il 55% in esercizio, circa il
35% negli impianti e circa il 10% negli uffici.
La società ha dato anche un ragguaglio della recente intesa tra OOSS Nazionali e Gruppo FSI per quanto riguarda la possibilità di effettuare volontariamente un test antigenico presso le UST del Sanitario di Rfi, in caso di contatto stretto con
una persona positiva al Covid-19. Nel periodo dal 15 gennaio al 5 febbraio, sono state effettuate n.120 prenotazioni di tali test presso le UST.
Come OOSS in relazione al tema degli infortuni da Covid-19 denunciati all’Inail, abbiamo chiesto un riscontro sui dati. La società ha comunicato che da marzo 2020 al 31 dicembre 2020 sono state presentate all’Inail n.58 denunce, delle quali n.10
respinte, n.15 accolte e n.33 in lavorazione.
Preso atto dei dati, come OOSS abbiamo evidenziato diverse criticità pervenute dai territori. In primis la mancanza di programmazione delle sanificazioni ad ogni cambio di personale degli equipaggi, sia delle cabine di guida che dell’area riservata
al capotreno, area che ormai in gran parte del territorio non risulta più delineata anche per via di atti di vandalismo e spesso viene occupata da viaggiatori creando diverbi, spesso anche accesi, con il personale.
Un’altra criticità che necessita di un’attenzione più accurata è quella inerente alle sale sosta che, soprattutto in questo frangente, con i servizi di ristorazione chiusi nella fascia serale, sono spesso utilizzati come refettorio. Questo fa sì che ci sia
una necessità di maggiori interventi di pulizia e sanificazione, tale mancanza rendono i già pochi locali a disposizione insufficienti per la fruizione delle pause.
Altresì abbiamo chiesto di valutare una modalità alternativa rispetto all’incombenza in carico al personale di bordo nel dover riporre obbligatoriamente nel proprio trolley di servizio la cassetta del pronto soccorso che potrebbe essere riposta in un apposito vano del locomotore.
Inoltre vi sono ancora criticità rispetto la distribuzione dei dpi, che in alcune realtà rispetto alla fornitura mensile e tal volta bimestrale che risulta insufficiente e nella scelta delle strutture dove si effettuano i riposi fuori residenza dove spesso non vengono rispettati correttamente e sufficientemente i criteri di sanificazione, costringendo il personale a chiedere il cambio della camera assegnata.
Infine risulta ancora difficoltosa la gestione scaglionata degli accessi negli spogliatoi degli impianti fissi.
L’Azienda, preso atto delle segnalazioni, effettuerà le opportune verifiche sui territori e ne darà un tempestivo riscontro riservandosi altresì di valutare le proposte ricevute per la risoluzione delle stesse.
Roma, 09 febbraio 2021
La Segreteria Nazionale