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Apertura vertenza Caav Bologna

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Documenti - Apertura vertenza Caav Bologna

10 Dicembre 2010

Bologna 3 Giugno 2008

A Dirigente Caav Bologna
Sig. Massimo Maniccia

Responsabile Area Operativa
Sig. Massimo Garbini

Operazioni d’Aeroporto
Sig . Massimo Bellizzi

Responsabile Relazioni Industriali
Dott. Claudio Esposito
068166593

Spett.le Commissione di Garanzia( 146/90)
0685986095

Spett. le Osservatorio Nazionale sui Conflitti nei trasporti
0644234159

Sig. Prefetto di Bologna
Ufficio territoriale del governo
0516401666

Oggetto: Dichiarazione di stato di agitazione del personale e apertura della procedura di conciliazione di I livello.

Scriventi RSA,
premesso
che in data 20 Maggio 2008 faticosamente avevano revocato la vertenza in essere a fronte di un accordo,

considerato
che durante lo svolgimento della vertenza precedente sono accaduti fatti e posti in essere comportamenti dalla Direzione locale e dal sostituto della Direzione che non era possibile riportare alla vertenza e che a tutt’oggi non hanno trovato adeguata soluzione nonostante l’impegno profuso dalle scriventi, e in special modo:

· Nonostante prassi, circolari aziendali sull’argomento e soprattutto il paragrafo 7.3 della Circolare Interna 46/07 avente come oggetto il sistema di gestione e qualità  di ENAV, sono stati presi provvedimenti di contingentamento del personale CTA, soprattutto in fase notturna senza colmare le carenze attraverso i relativi istituti contrattuali (cambio turno individuale concordato con l’interessato, reperibilità , prestazioni aggiuntive e straordinario) e senza, in ultimo, applicare la parte delle istruzioni permanente interne (per la fase notturna), che per evitare le SMOP (Single man operation), prevede la necessità  di reperire personale in sostituzione.
· Per quanto riguarda il personale CTA in spezzone notturno non è stata emessa alcuna informativa all’utenza per l’applicazione di quanto previsto dalle istruzione permanenti interne (traffico su unica frequenza, possibili ritardi causa riduzione di personale)

Le disposizioni previste dalle IPI sono generiche:
· per la parte notturna non chiariscono se il personale debba continuare a fruire del relief,

· non sono adeguatamente specificate le quantità  di traffico da gestire tra i vari servizi, ciò probabilmente a causa del fatto che ENAv S.p.a finora non aveva mai posto i suoi dipendenti e i suoi enti periferici nella condizione di dover utilizzare tali Istruzioni,

· Come abbiamo già  segnalato con lettere precedenti ad ENAV, lo stesso è avvenuto per il personale EAV con l’aggravante per i primi giorni in cui ciò si è verificato della mancata/parziale/erronea emissione dei notam previsti e con la sistematica modificazione verbale da parte del sostituto della Direzione delle norme previste dalle istruzioni permanenti interne generando così confusione e difficoltà  al personale il quale, nelle intenzioni del sostituto della Direzione avrebbe dovuto fare da solo le stesse operazioni richieste a due persone seguendo al meglio tutti i servizi considerata la necessità  di operare il bollettino semiorario. In questo caso le Istruzioni permanenti interne sono inadeguate in quanto prescrivono che in caso di assenza di un EAV il rimanente faccia un po’ di tutto secondo determinate priorità  che può modificare con il suo judgment, salvo poi forzarlo (previa telefonata) a produrre anche i bollettini meteorologici semiorari (contrariamente a quanto previsto dalle IPI) il che, dovendo essere l’osservazione meteorologica continua, contrasta con quello che gli si è assegnato di fare.
· Le posizioni all’ARO sono due: una per i servizi AIS e una per i servizi MET. In caso di assenza di un operatore si dovrebbe coerentemente decidere quale delle due posizioni servono e far fornire al meglio quella tipologia di servizi.
· Sono state date disposizioni verbali, ancorché non codificate, di trasferire, al momento della chiusura dei servizi per carenza di personale i servizi AIS all’ARO di Venezia in quanto ARO di back up di Bologna e soltanto in questa occasione i lavoratori di Bologna hanno appreso di essere di back-up per le stesse situazioni all’ARO di Venezia. Di tutto questo non esiste traccia nelle istruzioni permanenti interne.

Il personale CTA e le scriventi hanno denunciato la contraddittorietà  e la probabile non conformità  alla normativa prevista ed esistente delle disposizioni impartite dal sostituto della Direzione nonché Responsabile ufficio operazioni riguardo le giornate in cui è stato chiuso il servizio ARO/MET per carenza di personale.
· In assenza dei dati meteorologici del bollettino meteorologico dell’operatore EAV, oltre ai dati automatici rilevabili dal sistema automatico già  presente nei display in torre (Vento, temperature e pressione), i CTA sono stati “forzati” (sempre a mezzo telefono) a fornire valori di visibilità  desunti dal visibilimetro e di altezza delle nubi riportati in metri e non in piedi dal sensore apposito, che, come previsto dal manuale di meteorologia, sono di ausilio all’operatore EAV che deve formare il bollettino.
· Sono stati costretti a fornire tali dati desumendoli dal cosiddetto Met Garden senza che ciò per i primi giorni fosse proceduralizzato da un ordine di servizio appropriato. Anche quando un ordine di servizio è stato emesso ha riguardato la presentazione e la lettura senza chiarire le modalità  e quali dati fornire. Tra l’altro il Met Garden fu portato nei display delle sale con Ordine di servizio che ne consentiva l’utilizzo per fornire i dati RVR con Pista 30 in uso e null’altro prevedeva di differente.
· A quanto risulta alle scriventi non esiste alcun sistema automatico validato e certificato per la fornitura in automatico della visibilità , del tempo presente e della copertura e dell’altezza della base delle nubi presso l’aeroporto di Bologna. Un sistema automatico validato e certificato è ben altra cosa da dati forniti da singoli sensori posizionati in singoli punti i cui dati sono da prendere come si usa dire “con le molle”. Le disposizioni sono sempre state impartite verbalmente anche quando era presente il sostituto della Direzione.
· Tali dati forniti da sensori automatici si sono più volte palesemente discostati dalle osservazioni dell’operatore EAV (come più volte da questi segnalato) e durante i temporali e le situazioni meteorologiche accadute in assenza del servizio ARO/MET si sono dimostrati palesemente inattendibili anche per chi come i CTA utilizza la diligenza del buon padre di famiglia pur non avendo cognizioni meteorologiche,competenze e mansioni a riguardo.
· La contraddittorietà  della disposizioni si è palesemente dimostrata il giorno 29 Maggio nel quale per l’assenza dei due EAV è stato finalmente fatto emettere un notam che indicava che la visibilità  il tempo presente e le nubi non erano disponibili dalla inserzione manuale. Al di là  dell’ambiguità  di questa dizione che non lascia intendere ai piloti che tali dati non saranno forniti, di nuovo si è forzato il personale a fornire visibilità  e base delle nubi date dai sensori automatici, anche a fronte delle rimostranze del personale CTA che più volte in tutti i giorni in cui è accaduto, ha segnalato al Sostituto del Dirigente l’inattendibilità  dei dati.

Sono state fornite disposizioni, a nostro avviso, non conformi alla normativa vigente alla richiesta della sospensione dei voli che seguono le regole del volo a vista in decollo ed in atterraggio in mancanza di dati certi e certificati sulla visibilità  la copertura e l’altezza della base delle nubi implicando anche la non possibilità  di determinare le condizioni per lo svolgersi delle operazioni secondo le regole del volo a vista speciali (VFR Speciale) cioè con valori di visibilità  copertura e altezza delle nubi al do sotto di quelle necessarie al volo con regole VFR.
· La normativa internazionale vigente e il Manuale ATM aziendale prevedono anche per il controllore del traffico aereo la facoltà  di sospendere il traffico VFR, le istruzioni permanenti del Caav Bologna integrano tale normativa disponendo che il traffico VFR sia sospeso dal responsabile ufficio operazioni. Posto a conoscenza della situazione ambientale (mancanza di dati di visibilità /copertura e altezza delle nubi e situazione meteo non ottimale desumibile con la diligenza del buon padre di famiglia), il responsabile ufficio operazioni ha ritenuto opportuno non sospendere le operazioni VFR. A fondamento di tale disposizione il sostituto della Direzione/responsabile ufficio operazioni ha asserito che una volta informati i piloti in decollo o che volevano atterrare della situazione questi avrebbero deciso se farlo o meno. Si è di fatto creato un dilemma ai lavoratori che da un lato ravvisavano le condizioni per la sospensione ed in caso di incidente comunque sarebbero stati chiamati a risponderne, ma che contestualmente sarebbero stati esposti ad un eventuale provvedimento disciplinare ove non avessero rispettato le disposizioni fornite.

A fronte di questo quadro della situazione, a tutt’oggi dalla locale Direzione e dal suo Sostituto nonché responsabile dell’ufficio operazioni non si è sentita l’esigenza di
· emettere appositi ordini di servizio che in attesa della modifica delle istruzioni permanenti interne recepiscano le indicazioni/disposizioni/suggerimenti estemporanei forniti in tutto questo periodo,
· chiarifichino i dati meteorologici che devono essere forniti all’utenza, diano certezza sulla validazione e certificazione operativa dei dati del cosiddetto MET Garden per l’uso da parte dei CTA (possibilmente facendo fornire l’indicazione in piedi e non in metri della base delle nubi),
· rendano chiare e certe le procedure da applicare e non debbano essere modificate tramite successive telefonate o disposizioni verbali,
· definiscano chiaramente quali servizi tra quello AIS e quello MET ENAV S.p.A vuole che vengano forniti in caso di presenza di un solo operatore EAV considerato che tra i vari servizi oltre alla necessaria e continua osservazione meteorologica vi è quello di allarme e soccorso.
· Attivare tutti gli istituti contrattuali previsti per far si che venga mantenuta la piena configurazione operativa nella fornitura dei servizi sia per il comparto EAV che per il comparto CTA di cui l’utenza ha diritto

Le scriventi RR.SS.AA dopo l’assemblea con il personale e a seguito di quanto sommariamente indicato, di fronte a questa palese mancanza di assunzione di responsabilità  da parte della locale Direzione e del responsabile ufficio operazioni, dichiarano lo stato di agitazione del personale e ai sensi della legge 146/90 e successive modificazioni attivano le procedure di conciliazione di I livello in attesa della convocazione nei tempi previsti.

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