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Trenitalia: incontro con l’Amministratore Delegato

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Documenti - Trenitalia: incontro con l’Amministratore Delegato

17 Giugno 2016

Si è svolto il 16 giugno l’incontro richiesto dalle Segreterie Nazionali con l’Amministratore
Delegato di Trenitalia per chiarire lo stato dell’arte rispetto al rinnovo del contratto di servizio
universale per i treni a lunga percorrenza.
L’AD ha sostanzialmente confermato le notizie fornite dal Direttore di divisione alle organizzazioni
sindacali durante l’incontro svolto il 9 giugno:
· Per gli anni 2015 e 2016 gli incontri con MEF e MIT hanno confermato lo stesso numero di
collegamenti previsti nel contratto 2009 ‘ 2014 e lo stesso valore, quindi, in assenza di ricorsi da
parte di terzi, l’atto di affidamento del servizio resta confermato a Trenitalia, quindi anche il
pagamento dei corrispettivi relativi;
· Il contratto 2017- 2021 è invece ancora in fase di negoziazione con il Ministero dei trasporti,
quindi è ancora da definire il reticolo dei servizi, che potrebbe variare dall’attuale per richiesta del
committente.
Secondo la società  il valore corrispondente a 243 milioni comprensivo di Iva non sarebbe più
sufficiente a coprire le perdite che ammontano a circa 30 milioni l’anno. A ciò si aggiungerebbe, a
partire dal primo gennaio 2016, il maggior costo di 20 milioni annui determinato dall’aumento dei
pedaggi conseguente alla delibera dell’Autorità  di regolazione dei trasporti 96/2015. Tale aumento
graverebbe per oltre 60 milioni anche sul segmento Frecciabianca, mentre non avrebbe impatti sugli
altri prodotti in quanto esclusi o avvantaggiati, come avviene per tutti gli operatori che utilizzano
l’alta velocità .
Per questi motivi, e per l’evidente inopportunità  di richiedere un aumento tariffario, Trenitalia
avrebbe richiesto al ministero dei trasporti di aumentare il corrispettivo in misura tale da
compensare i costi e permettere nuovi investimenti su questo segmento ad alto valore sociale.
L’aumento dei pedaggi del servizio universale a lunghe percorrenze, unito al rischio di aumento
dei costi dell’energia conseguente alla possibile rivisitazione delle agevolazioni tariffarie al settore
ferroviario messe in discussione a livello comunitario, andrebbe in netta controtendenza rispetto alle
dichiarazioni del Mit che individuano nel trasporto ferroviario il vettore su cui puntare per il
rilancio della mobilità  sostenibile in Italia.
Le organizzazioni sindacali restano pertanto in attesa delle determinazioni del Ministero dei
trasporti, previste per il primo di luglio, sul rinnovo del contratto di servizio universale, per valutare
se tali dichiarazioni corrisponderanno alle azioni concrete messe in campo, o se ancora una volta, ci
troveremo di fronte alla politica degli annunci.

Roma, 17 giugno 2016

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