9 Febbraio 2017
Nella giornata di ieri è ripreso il confronto con la Società RFI sul settore Circolazione.
Il Direttore della Produzione in apertura della riunione ha illustrato la proposta di riorganizzazione del settore partendo dalla struttura del Controllo Produzione Circolazione per poi passare all’organizzazione delle Sale CCC, sul numero e sull’organizzazione degli attuali RTM e delle stazioni rette dal personale di livello Q2.
In particolare nel controllo Produzione Circolazione la “novità ” rappresentata è quella di non prevedere per tutte le strutture la presenza del Referente Imprese Ferroviarie (RIF) e quella dell’Informazioni e Comunicazioni (RIC).
Per gli RTM viene confermata, di massima, la volontà di prevederne uno per ogni Unità Territoriale Produzione in cui oltre al Responsabile siano presenti uno Specialista, Addetti di Segreteria e dei Dirigenti Movimento che all’occorrenza intervengano a presenziare gli impianti per far fronte a esigenze della produzione. Particolarità sono rappresentate dalla confluenza di tre reparti di Nodo all’interno dei rispettivi Controllo Produzione Circolazione, mentre nelle Direzioni Territoriali Produzione di Reggio Calabria e Palermo viene prevista la presenza di un solo RTM per più Unità Territoriali Produzione.
Confermata anche la volontà di voler ridurre da 154 a 26 le stazioni oggi rette da Professional declassando le rimanti a livello B in quanto non più ritenute ” complesse ” in base al calcolo di un algoritmo aziendale.
Come FIT-CISL abbiamo espresso un giudizio negativo rispetto all’impianto generale della proposta che in tutta evidenza tende a realizzare esclusivamente un rilevante ridimensionamento e declassamento di tutto il settore Circolazione.
Riteniamo che l’elaborazione del piano sia condizionata da una palese sottovalutazione delle responsabilità e della complessità delle operazioni che impegnano il personale della Circolazione nel normale svolgimento di una importante e strategica attività .
Abbiamo, pertanto, richiesto una modifica dell’impostazione del progetto che definisca livelli di responsabilità , ruoli e numero di addetti coerenti con la quantità /qualità dei volumi di attività da svolgere e delle giurisdizioni territoriali assegnate.
E’ opportuno che tale cambio di impostazione si realizzi al più presto per evitare che aumenti il profondo disagio già presente tra il personale della Circolazione e che crei i presupposti per traguardare un accordo per il raggiungimento del quale la FIT-CISL è fortemente motivata.
E’ necessario però riportare nel settore l’ordine e la necessaria serenità , condizioni da tempo profondamente compromesse da una politica aziendale fatta esclusivamente di tagli e ridimensionamenti.
La Segreteria Nazionale