15 Gennaio 2021
Nella giornata di ieri si è riunito il Comitato Permanente Sicurezza di RFI, su richiesta delle Segreterie Nazionali, a seguito degli incidenti di Jesi e Giuncano.
In apertura, il Direttore Produzione ha illustrato, in maniera dettagliata l’accaduto. Per quanto riguarda l’incidente mortale, avvenuto lo scorso 7 gennaio presso la stazione di Jesi e nel quale ha perso la vita un Operaio di una impresa appaltatrice, la Società ha precisato che l’incidente è avvenuto in un’area di cantiere protetta e senza nessuna interferenza con la circolazione ferroviaria. L’investimento mortale, da parte di un mezzo d’opera della stessa impresa appaltatrice, è avvenuto durante la retrocessione dello stesso all’interno dell’area cantiere nella quale si stava realizzando l’innalzamento di un marciapiede. Il cantiere era stato visitato qualche giorno prima dal Direttore Lavori, incaricato di RFI, il quale non aveva riscontrato nessuna anomalia nell’organizzazione dello stesso. La Società ha aperto comunque un’inchiesta interna in quanto, quello di Jesi, risulta essere il secondo incidente, nel breve periodo, nel quale viene coinvolto il personale della stessa impresa appaltatrice. A seguire, sono stati forniti i dettagli relativi allo svio del treno 4512, avvenuto sempre il 07 gennaio scorso, sulla tratta Terni – Giuncano. Lo svio, è stato causato da una frana che ha invaso la sede ferroviaria, conseguenza dalle intense piogge dei giorni precedenti. La linea, a singolo binario, nel punto dello svio, è costeggiata da una profonda scarpata dalla quale si è distaccato materiale franoso. L’evento si è verificato nel tempo intercorrente tra due transiti di treni, anche piuttosto ravvicinati. Un evento improvviso quindi, a fronte del quale non è risultata efficace la sorveglianza dell’area, anche se puntualmente effettuata in quanto la stessa era già stata individuata come potenzialmente a rischio e già protetta con reti contenitive. La Società ha inoltre evidenziato le difficoltà riscontrate nel recupero del materiale rotabile e l’impossibilità a superarle da parte dei Carri soccorso intervenuti sul posto. E’ stato infatti necessario il ricorso all’utilizzo di una gru, di cui FS non dispone e pertanto si è reso necessario l’intervento di una impresa appaltatrice. La zona di frana è stata messa in sicurezza e l’area resta costantemente monitorata.
Come Organizzazioni Sindacali abbiamo manifestato tutto il nostro rammarico per l’incidente mortale di Jesi e soprattutto quanto siano necessarie una serie di azioni preventive, in tema di sicurezza, per evitare di ritrovarsi sempre a parlare di questi temi in occasione di eventi tragici. Occorrono iniziative di controllo da parte della Committenza affinché le imprese appaltatrici rispettino tutto quanto previsto, in tema di sicurezza, dalle norme e dagli stessi capitolati di appalto. In tal senso risulta necessario un maggiore impegno di Risorse, nei ruoli di Direzione Lavori e Coordinatore per la Sicurezza in fase di Esecuzione. Buona, inoltre, l’iniziativa di RFI di aprire un’inchiesta interna per accertare le cause dell’incidente; ma occorre anche prendere provvedimenti drastici, che possano arrivare anche alla revoca dell’appalto, qualora da questa si accertino inadempienze da parte dell’impresa.
Riguardo allo svio abbiamo evidenziato che l’infrastruttura ferroviaria, al pari di tanti altri siti in questo Paese, ha la necessità di essere messa in sicurezza rispetto al rischio idrogeologico. Abbiamo quindi suggerito a RFI di avviare uno studio su tutte le linee potenzialmente a rischio e sugli interventi necessari, da far rientrare negli investimenti futuri. Abbiamo inoltre proposto di implementare nuova tecnologia, in larga parte già disponibile, per far fronte anche a situazioni improvvise, come quella verificatasi a Giuncano, con un intervento diretto sui sistemi di controllo della marcia del treno. Abbiamo infine suggerito una riflessione sul tema del soccorso in linea e sull’opportunità , da parte di RFI di investire in tale ambito con l’acquisto di attrezzature e l’internalizzazione di tale attività , da considerarsi estremamente pregiata.
Roma, 15 gennaio 2021
Le Segreterie Nazionali