19 Maggio 2011
La privatizzazione di Tirrenia è uno snodo cruciale nel nuovo assetto dei trasporti marittimi in Italia. È necessario concludere nell’immediato l’individuazione della nuova società , mettendo fine ad una fase nebulosa che si trascina da troppo tempo, senza sciogliere i nodi sostanziali della cessione della compagnia pubblica. È quanto afferma il Segretario Generale della FIT-CISL Giovanni Luciano in merito alle indiscrezioni avanzate dalle agenzie di stampa circa l’offerta di acquisto della CIN che risulterebbe ancora oggi l’unica proposta concreta sul tavolo.
Ribadiamo la necessità – aggiunge Giovanni Luciano – di fare chiarezza sul futuro di Tirrenia, avviando un confronto di merito, concreto e ultimativo con i sindacati in tutte le sedi, sia istituzionali, al maggiore livello, sia aziendali.
La necessità di garantire al trasporto marittimo collegamenti efficienti a costi contenuti – precisa Giovanni Luciano – è quanto mai urgente, affinché superate le procedure burocratiche si possa garantire nel concreto l’occupazione e il salario di tutti i lavoratori, assieme alla certezza di servizi di qualità e di rotte indispensabili per la vita socio-produttiva di aree particolarmente fragili del Paese.
La privatizzazione di Tirrenia – ribadisce Giovanni Luciano – non potrà avvenire senza un coinvolgimento diretto dei lavoratori, una condivisione dei piani di impresa e di sviluppo, l’individuazione di opportune garanzie per completare, senza traumi, né riduzioni di offerta questa trasformazione.
Aspettiamo fiduciosi sin dalle prossime ore – conclude il Segretario Generale della FIT-CISL – notizie positive destinate a sgombrare il campo dalle troppe incertezze e dai silenzi di questa fase, per risolvere gli eventuali nodi reali che restano da affrontare, prima di veder nascere una nuova importante compagnia di navigazione italiana. Le polemiche di questi giorni sul caro tariffe sulle rotte per la Sardegna la dicono lunga su quali effetti potrebbero prodursi sul traffico via mare se esso non fosse opportunamente indirizzato. I contributi previsti per oneri di servizio pubblico garantiscono gli armatori per un periodo congruo, altrettante tangibili garanzie vanno offerte ai lavoratori e ai cittadini che fanno affidamento sui collegamenti marittimi.