5 Febbraio 2015
“L’assurdo sradicamento di Costa Crociere da Genova verso Amburgo non è solo un grave problema per le persone coinvolte, ma un colpo durissimo a tutto il cluster marittimo italiano”, con queste parole Giovanni Luciano, Segretario generale della FIT-CISL, commenta gli ultimi eventi riguardanti la compagnia italiana appartenente al gruppo americano Carnival.
Prosegue Luciano: “Qui è una questione tra Stati e un problema di orgoglio italiano. IL Ceo di Costa Thamm si è permesso di dire, abbastanza esplicitamente, che il problema è nato dal caso Concordia e da successive comparazioni con gli incidenti minori tra Costa e Aida, l’altra compagnia Carnival in Europa. Come dire tutti Schettino! Non è accettabile che una delle più gloriose marinerie al mondo venga trattata così ma, soprattutto, bisogna capire che togliere il know how e la tradizione di Costa Crociere da Genova è come togliere un pilastro fondamentale a tutta un’industria nazionale, con effetti potenzialmente devastanti. Il problema è nazionale quindi, non solo genovese”.
“Apprendiamo – aggiunge il Segretario generale – che il Ministro Lupi ha convocato un meeting con questi signori e con le istituzioni genovesi. Guarda caso chi rappresenta i lavoratori non è stato convocato, nel puro stile renziano che pensa di relegare il sindacato a comparsa urlante e ininfluente di qualche talk show.
Non riconosciamo però lo stile del Ministro Lupi, che ha escluso il Sindacato anche dalle commissioni per la riforma della portualità e della logistica. Dovrebbe ricordare come in altre occasioni il Sindacato è stato determinante per risolvere questioni anche più spinose di queste. Evidentemente chi va con lo zoppo’¦”
Conclude Luciano: “Da parte nostra chiediamo a Lupi e al Governo di far pesare a questi signori, in primis a chi comanda in Carnival, tutte le agevolazioni che hanno ed hanno avuto le navi di Costa ed Aida, immatricolate con la bandiera italiana in registro internazionale. Continuare a prendere agevolazioni in Italia portando il Dipartimento Marittimo in Germania è inaccettabile. Lupi convochi anche i Sindacati per trovare le soluzioni”.