14 Maggio 2010
“Un ripensamento ed un mutato atteggiamento che realmente consenta alle Organizzazioni Sindacali di esercitare a pieno titolo il ruolo di rappresentanza e mediazione, indispensabile in una fase così critica dell’economia nazionale per evitare l’accumularsi di perniciose tensioni sociali”. Lo chiedono in una lettera, indirizzata al Ministro Matteoli, i segretari generali di Filt Cgil, Franco Nasso, FIT-CISL, Claudio Claudiani e Uiltrasporti, Giuseppe Caronia, a seguito dell’ordinanza di precettazione del Ministero dello sciopero del 14 maggio.
Secondo i tre leader sindacali dei trasporti “l’intervento precettivo risulta abnorme e finisce per ledere, in maniera esorbitante, il legittimo diritto di sciopero esercitato in conformità alle vigenti discipline di legge, così come accertato dalla Commissione di Garanzia per l’esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici indispensabili”.
“Il Ministero – scrivono a Matteoli, Nasso, Claudiani e Caronia – ha già utilizzato ampiamente lo strumento della precettazione, impedendo scioperi, proclamati nel rispetto delle leggi e delle regolamentazioni provvisorie, a sostegno di vertenze che si trascinano anche da anni come nel caso dell’Handling dove il CCNL è scaduto da oltre 28 mesi”.
Per i tre dirigenti sindacali infine “il continuo ripetersi di interventi che di fatto espropriano i lavoratori del diritto costituzionale a scioperare sia pur nei limiti consentiti dalla legge di regolazione, risulta non più sopportabile ed impedisce una corretta rappresentazione dei bisogni e dei diritti dei lavoratori, spesso in presenza di comportamenti delle controparti che trasgrediscono le normative contrattuali, inasprendo le vertenze ed il conseguente stato di tensione e conflitto”.