30 Luglio 2018
“Non siamo pregiudizialmente contrari alla proposta del Governo su Alitalia: quello che conta per noi è che il controllo della compagnia aerea resti in Italia e che il gruppo non sia smembrato”, così dichiara Antonio Piras, Segretario generale della FIT-CISL, in merito al piano del Governo per cui il 51% resta di proprietà dello Stato.
“Anche l’Unione europea, attraverso la Commissaria Vestager ha dato il suo benestare – prosegue Piras – e noi comprendiamo il ragionamento del Governo, ma esso deve essere basato sul fatto che un’Alitalia forte è imprescindibile per lo sviluppo del trasporto aereo italiano ed è la porta principale di ingresso in Italia, in primis per i turisti ma non solo, quindi è un volano per la nostra economia. È chiaro infatti che le compagnie di bandiera fanno principalmente l’interesse del proprio paese per cui il rischio di un’Alitalia debole è che porti acqua ai mulini altrui, per esempio avendo come hub di fatto un aeroporto estero.
Il secondo punto su cui bisogna focalizzarsi è che Alitalia non deve essere smembrata. Le grandi compagnie aeree hanno al proprio interno tutte le attività principali, quindi anche l’handling, la manutenzione, l’assistenza alla clientela e la commercializzazione, per garantire la massima qualità al prodotto. Cederle significherebbe quindi depauperare la compagnia. Sottolineo che le lavoratrici e i lavoratori durante il commissariamento hanno dimostrato una volta di più il proprio valore contribuendo a risanare l’azienda e a renderla di nuovo appetibile per il mercato”.