15 Dicembre 2021
“I fondi europei legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza non devono solo colmare il gap infrastrutturale presente nel Paese e consolidatosi negli ultimi anni, ma devono anche essere un’occasione per aumentare il profilo industriale dell’Italia”. È quanto dichiara Salvatore Pellecchia, Segretario generale della FIT-CISL, a margine del convegno sul tema “Pnrr: infrastrutture e mobilità sostenibile” organizzato dalla FIT-CISL Emilia Romagna.Prosegue Pellecchia: “Prendiamo l’esempio dei nuovi autobus ecologici: se vanno acquistati è bene che si costruiscano in Italia e sempre qui siano manutenuti. C’è anche un problema di capacità di spesa, che va migliorata urgentemente, perché oggi per realizzare una grande opera da 100 milioni di euro ci vogliono in media 14-15 anni. Se si vuole cambiare l’Italia in dieci anni, non si può non tener conto di questo ostacolo. Il Pnrr è importante anche perché creerà posti di lavoro, che infatti nascono dagli investimenti e non da provvedimenti legislativi. Prevediamo che saranno aperti numerosi cantieri e questo comporta un problema di sicurezza, tema particolarmente caro alla Cisl e alla FIT-CISL, per cui occorre vigilare. Sempre a proposito di cantieri, ricordiamo a Rete ferroviaria italiana e ad Anas che c’è un problema di carenza di tecnici per cui è urgente fare assunzioni in questo senso e inoltre vanno risolti i problemi gestionali che inducono il personale tecnico a abbandonare queste imprese”.
A una domanda specifica sullo sciopero del 16 dicembre di Cgil e Uil e sulla manifestazione del 18 dicembre della Cisl, Pellecchia risponde: “Tra i nostri valori, oltre all’autonomia e alla solidarietà, c’è la contrattazione. I problemi si risolvono stando al tavolo delle trattative. Pensiamo ai due recentissimi accordi firmati con Just Eat e con Amazon, che stanno facendo scuola a livello europeo. Sulla Finanziaria ci sono stati progressi e deve prevalere la responsabilità: lo sciopero, per questa specifica situazione e per lo stato di avanzamento e le evoluzioni registrate nell’ambito del percorso relazionale che si è sviluppato con il Governo, non è la soluzione. Occorre continuare il confronto per avanzare ulteriormente nel negoziato. La Cisl sarà in piazza sabato 18 dicembre dove porteremo la responsabilità per il lavoro, lo sviluppo e la coesione sociale”.