7 Febbraio 2013
Sono ”gravissime” le indiscrezioni che circolano sun un taglio della flotta di Alitalia con il conseguente ridimensionamento della compagnia. Ad affermarlo e’ il segretario generale della FIT-CISL, Giovanni Luciano. ”Dopo le incredibili esternazioni di dirigenti di Alitalia fatte ieri ai media circa la ‘normalita” dei rischi fino a disastro avvenuto, oggi – dice – sembrano affermarsi tesi aziendali volte a diminuire ulteriormente la dimensione dell’azienda”.
“Dimenticano tutti il debito, non solo morale, che hanno nei confronti degli italiani ai quali e’ stato accollato il costo maggiore per mantenere una compagnia di riferimento. Sarebbe veramente scandaloso – sottolinea Luciano – buttare alle ortiche i sacrifici della fiscalita’ generale e dei lavoratori, che in questi anni hanno fatto moltissimo per portare Alitalia a recuperare gli standard di eccellenza dei suoi albori. Auspichiamo che le indiscrezioni che circolano siano spazzate via da notizie di rilancio e non di rattrappimento”.
”Qualora fossero confermate le indiscrezioni sui nuovi tagli, la nostra reazione sara’ durissima”, avverte poi Francesco Persi, responsabile per il trasporto aereo della FIT-CISL. ”Siamo estremamente preoccupati, perche’ Alitalia-Cai ha assunto precisi impegni dal 2009 nei confronti delle parti sociali, delle istituzioni e dell’intero Paese; impegni che erano finalizzati a rilanciare la principale compagnia italiana, il cui sviluppo avrebbe dovuto consentire il progressivo riassorbimento dei piloti e degli assistenti di volo posti in cassa integrazione a seguito del fallimento della vecchia Alitalia”.
”Nei suoi quattro anni di vita invece, la flotta della nuova compagnia e’ stata sistematicamente ridimensionata. La crisi – sostiene il sindacalista- non giustifica questa strategia eccessivamente rinunciataria, perche’ gli spazi di mercato lasciati da Alitalia vengono immediatamente occupati da vettori stranieri, ad esempio la spagnola Volotea e’ diventata la prima compagnia su Venezia e la conterranea Vueling annuncia ogni giorno nuovi collegamenti per l’Italia”.
”La FIT-CISL e’ chiara: Alitalia si salva solo aumentando i ricavi e presidiando i suoi mercati naturali, specialmente le rotte intercontinentali, e non perseguendo ottusamente la sola logica del ‘meno volo meno perdo’, ostinandosi a competere sul terreno delle low cost in una battaglia persa in partenza”, conclude Persi.