20 Luglio 2011
Lo sciopero nazionale di 24 ore indetto dai sindacati di categoria per sbloccare la lunga vertenza sul contratto della mobilità interesserà le ferrovie dalle 21 di giovedì 21 luglio alla stessa ora di venerdì 22 luglio. Il rispetto delle fasce di garanzia per il trasporto regionale dalle ore 6 alle ore 9 e dalle ore 18 alle 21 consentirà la circolazione di numerosi treni, ai quali si aggiungeranno i convogli a media e lunga percorrenza previsti in caso di sciopero nei giorni feriali e festivi garantiti dagli accordi. Appare, pertanto, alquanto capziosa – sostiene il coordinatore nazionale ferrovieri della FIT-CISL Gaetano Riccio – la posizione espressa dalle FS, che individua sin da oggi persino le percentuali dei treni che circoleranno durante lo sciopero.
L’ansia di efficienza – prosegue Riccio- sembra fornire all’azienda FS facoltà divinatorie che le fanno prevedere con assoluta precisione quali saranno gli effetti di uno sciopero che mobilita insieme a tutti i ferrovieri anche gli autoferrotranvieri. Decine di migliaia di lavoratori che da anni sostengono gli oneri di una vertenza contrattuale assai dura che investe non solo gli aspetti economici, le normative o le tutele dei ferrovieri, ma risulta decisiva per il futuro dell’intera categoria.
Noi siamo certi che le adesioni allo sciopero saranno assai elevate – conclude Gaetano Riccio- tuttavia lasciamo ad altri l’esercizio di una muscolarità preveggente, di scarso interesse per i cittadini e poco utile al raggiungimento di una intesa, consapevoli che i conti si fanno alla fine e che solo venerdì sera potremo realmente sapere quanti treni abbiano circolato sulle linee ferroviarie e quale sarà stato l’impatto dello sciopero sul traffico. Uno sciopero che finirà inevitabilmente per penalizzare i viaggiatori, che i sindacati non avrebbero voluto fare, se solo le controparti datoriali avessero dimostrato al tavolo della trattativa una reale disponibilità all’accordo.