24 Settembre 2020
“È positivo che Trenitalia, società del gruppo Fs, abbia convocato per domani il Comitato anti Covid. A seguire lo faranno anche le altre società del gruppo. Occorre continuare lungo la linea tenuta finora”. Lo dichiara la FIT-CISL.
“I comitati anti-Covid – prosegue la Federazione dei trasporti cislina – sono nati a seguito del “Protocollo condiviso di regolamentazione delle misure per il contrasto e il contenimento della diffusione del virus Covid-19”, firmato lo scorso 14 marzo e confermate dal protocollo firmato in sede Mit il 20 marzo 2020, e hanno dimostrato di essere efficaci per il contrasto alla diffusione del coronavirus. È quindi molto importante continuare sulla strada tracciata, individuando in maniera condivisa tutte le opportune misure per garantire la sicurezza di lavoratrici, lavoratori e utenti.
Intanto però il gruppo Fs sembra abbia rallentato la sua andatura a causa delle mancate nomine dirigenziali. Come FIT-CISL abbiamo sollevato la questione già lo scorso 11 luglio, chiedendo al Ministero dei Trasporti che Fs sia messa in condizioni di dare il suo contributo alla crescita del Paese e quindi attuare il previsto programma di investimenti. Siamo ancora in attesa di una risposta.
Un ulteriore ritardo non è compatibile con i tempi dell’economia e dell’industria, soprattutto se si considera l’annunciata forte accelerazione al piano degli investimenti, con 200 miliardi di euro da mandare in gara entro il 2020. La nomina dei gruppi dirigenti il cui mandato, in base agli statuti delle società , è scaduto, è urgente. Al fine di non rallentare o frenare la corsa delle società del gruppo Fs, è auspicabile che, per individuare i gruppi dirigenti, si utilizzino criteri imprescindibili come la profonda conoscenza dell’impresa e del business, la competenza, la capacità e, soprattutto, la continuità . Ricordiamo che non procedere con le nomine del gruppo Fs significa tenere ferma una galassia che conta circa 70mila dipendenti divisi in quindici società e che gestisce circa 17mila chilometri di rete ferroviaria, a cui si devono aggiungere i circa 30mila chilometri di rete stradale e autostradale di Anas. Rete ferroviaria che ha bisogno di essere tenuta sempre in efficienza per consentire la circolazione, in sicurezza e regolarità , dei treni di tutte le imprese ferroviarie presenti nel nostro sistema che garantiscono la mobilità delle persone e delle merci”.