16 Novembre 2019
“L’uso delle cosiddette bande rumorose nella autostrade riduce gli incidenti: il Ministero dei Trasporti le sperimenti anche a livello nazionale”, cosi dichiara la FIT-CISL.
“Secondo l’Istat – prosegue la Federazione dei trasporti cislina – nel 2018 rispetto all’anno precedente sono complessivamente diminuiti gli incidenti stradali mortali, ma sulle autostrade al contrario sono aumentati, passando da 296 del 2017 a 330 dell’anno seguente.
Nella ricerca costante di contrastare il fenomeno, a seguito di un’iniziativa della FIT-CISL Lombardia intrapresa nel settembre del 2014 si è stabilito, con Società Autostrade 2° Tronco “Milano”, di sperimentare sul territorio di giurisdizione del predetto Tronco la banda rumorosa (tecnicamente banda in fresatura d’asfalto o a sovrapposizione in rilievo “sonora/vibrante”), con un risultato estremamente positivo tanto da portare la stessa Società a dichiarare di recente che questo tipo di soluzione, unitamente alla stesura dell’asfalto drenante e alla presenza dei “tutor”, ha fatto registrare un significativo calo delle vittime del 75%”.
Conclude la FIT-CISL: “Dati alla mano, chiediamo al Mit di promuovere questo strumento su tutto il territorio nazionale e, più in particolare, ove oggi è presente la linea continua/tratteggiata bianca che delimita la corsia d’emergenza dalla corsia lenta.
Questo per aumentare la sicurezza sia per i viaggiatori, in particolare quando sono costretti a soste sulla corsia di emergenza, sia per il personale dedicato alla manutenzione/pattugliamento. Gli incidenti di maggior rilievo, infatti, sono riconducibili a tamponamenti per lo più di mezzi pesanti a danno di quelli fermi proprio nella corsia di emergenza. Come noto, in caso di attraversamento della banda rumorosa, il contatto con gli pneumatici produce un rollio rumoroso che, sia con la vibrazione trasmessa al volante che con il suo effetto sonoro, evidenzia prontamente l’invasione della corsia in oggetto, permettendo prontamente al guidatore di rientrare nella corretta corsia di marcia”.