10 Febbraio 2020
“Auspichiamo che, nel maxi emendamento che sarà presentato dal Governo in fase di conversione del Milleproroghe, non sia inserita alcuna norma che modifichi la recente riforma riportando di nuovo confusione nel settore taxi-ncc”. Così dichiara la FIT-CISL, che prosegue: “Se ciò avvenisse, si correrebbe il concreto rischio di gettare nuovamente nel caos l’intero trasporto pubblico non di linea, ridando fiato a forme di abusivismo e di mal utilizzo delle autorizzazioni in possesso degli operatori.
Le piattaforme di intermediazione tecnologica, in mancanza di regole adeguate, hanno utilizzato autorizzazioni di noleggio da rimessa come fossero dei taxi, favorendo forme di concorrenza sleale, lavoro nero ed abusivismo”.
“Chiediamo invece di proseguire – conclude la FIT-CISL – il percorso di legalità iniziato, dando un chiaro segnale a tutto il comparto, mediante l’approvazione del Dpcm con cui disciplinare le stesse applicazioni tecnologiche, istituendo il Registro elettronico nazionale degli operatori ed il Foglio di servizio digitale, ricordando così a tutti, anche a coloro che agiscono al di fuori delle regole, che non può esserci alcuna forma di tolleranza.
È arrivato il momento che il Governo si assuma la responsabilità di confermare quanto già avviato a suo tempo”.