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2 Aprile 2015

ANCORA HOTAC
“‘¦.Le persone sono fondamentali per il futuro di Alitalia”….
Questo è lo slogan con il quale si inaugura ALITALIANS, il nuovo mensile aziendale. Un concetto forte, positivo, che lascia intravedere (apparentemente) speranze per un cambiamento tangibile e
visibile, dopo anni di slogan e promesse gettate al vento.
Con l’avvento della Società  Alitalia SAI ci era stato prospettato “un nuovo corso” finalizzato alla crescita della qualità  della gestione del Personale e del lavoro dei Naviganti.
A tale sbandierata novità  abbiamo dato credito con entusiasmo, confidando in uno spirito collaborativo, che si ponesse come obiettivo la crescita aziendale, coniugata anche ad una migliorata
qualità  della nostra vita lavorativa.
WELLNESS: questo è il termine utilizzato dall’A.D., massimo esponente aziendale, nel corso di un importante incontro tra Azienda ed OO.SS.
Peccato che, con una puntualità  quasi svizzera, anche questa volta la correzione di tiro sia stata per certi versi ancora più repentina del passato e che l’illusione di trovarci davanti al nuovo, sia svanita al primo vero banco di prova: le scelte alberghiere per il Personale Navigante.
Prima di ogni considerazione di merito, doverosamente precisiamo che non intendiamo discutere del livello delle sistemazioni, ancorché contrattualmente previsto, né ci arrocchiamo su considerazioni
pretestuose, che sarebbero ovviamente fuori tempo ed improprie.
Riteniamo però pienamente legittima la nostra riflessione su un tema contrattuale che tocca così da vicino la vita dei naviganti, i quali trascorrono i 2/3 della loro vita professionale fuori e lontano da casa.
Per questo motivo, siamo rimasti veramente basiti nell’assistere alle recenti numerose ed unilaterali variazioni delle strutture alberghiere, compresa l’ultima di Tokyo che, anticipando probabilmente
anche per altre destinazioni analoghe decisioni da parte del managment Alitalia, sposta gli equipaggi dalla città  ad un albergo situato in aeroporto a Narìta.
La prima considerazione che balza agli occhi degli addetti ai lavori è che coloro che dovrebbero perseguire gli obiettivi del cosiddetto “WELLNESS”, hanno una visione ben diversa dalla realtà  che
viviamo come naviganti.
Evidentemente, la qualità  della vita delle persone non è una priorità  nelle scelte aziendali, visto che non si tengono (di fatto) in considerazione le reali necessità  degli equipaggi dislocati fuori sede.
Chi fa questa professione da anni, con ritmi sempre più vertiginosi e costantemente sotto pressione, sa bene cosa significa non poter intravedere almeno la possibilità  di un minimo di svago per un
reale recupero psicologico e quindi la decisione aziendale, per ora apparentemente limitata ad alcuni scali, di “segregare” gli equipaggi in aeroporto non risponde certo a criteri di WELLNESS.
Da un punto di vista economico, non c’è sufficiente copertura per tre pasti negli hotel degli aeroporti e, soprattutto, di norma in questi alberghi non esistono alternative di ristorazione.
La colazione inserita nella sistemazione di Narita, quasi come “regalia” per il PN da chi ha compiuto questa scelta, sarà  un “beneficio” pressochè inutilizzabile per le differenze di fuso orario che si è
costretti a subire.
Nessuno nega che sia necessario individuare, con costanza assoluta, ogni forma di accessibile ottimizzazione e risparmio, soprattutto in questa epoca di grandi difficoltà  del Settore industriale del
Trasporto Aereo.
Ma la cultura aziendale del saving, anche e soprattutto alla luce degli enormi sacrifici già  sostenuti dai Naviganti, non può introdurre ulteriori fattori di “criticità ” per chi si trova così spesso lontano da casa.
Su questi temi, ed in particolare sulle sistemazioni alberghiere degli equipaggi, eserciteremo la massima pressione sull’Azienda per porre un freno alla deriva presa da Alitalia, per ripristinare quel
livello minimo di dignità  della nostra vita professionale ridimensionata ogni giorno dalla cieca logica di esasperato risparmio.
Roma, 30 marzo 2015
Dipartimento Nazionale Personale Navigante
FIT CISL UGL Trasporto Aereo

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