19 Settembre 2019
“Alitalia è paragonabile a un’automobile che sta girando con l’alternatore in avaria e quindi con la batteria che non viene ricaricata. Nessuno ci dice quanta autonomia ha al momento questa azienda”, così dichiara Salvatore Pellecchia, Segretario generale della FIT-CISL, a valle dell’incontro di oggi al Ministero dello Sviluppo economico.
“Il tempo sta scadendo – prosegue Pellecchia – il 15 ottobre, termine dell’ennesima proroga, è vicino.
È giunto il momento di aprire il confronto sul piano industriale che dovrà rilanciare la compagnia : ad oggi non abbiamo avuto modo di apprenderne i contenuti, abbiamo solo notizie dai mass media su presunte strategie e azioni che vedrebbero un ulteriore ridimensionamento di Alitalia su scala mondiale con conseguenti riduzione di personale. È necessario aprire un confronto urgente su questo tema per conoscere, in primis, la posizione dei soggetti che stanno lavorando sul dossier a partire da quella di Delta e Atlantia. Se qualcuno pensa di attuare tattiche dilatorie per arrivare all’ultimo minuto con una “forzatura di firma” sappia che non ci sono le condizioni per un simile epilogo”.
Conclude il Segretario generale: “Ad oggi l’interesse di Atlantia sembra scarso, mentre Delta non sembra orientata a un accordo equilibrato sulle tratte redditizie. Il Governo deve intervenire in questo senso, in coerenza con quanto dichiarato dal Ministro Patuanelli, che cioè Alitalia è un asset strategico per l’economia italiana. Relativamente alla salvaguardia dei livelli occupazionali e di reddito delle lavoratrici e dei lavoratori dipendenti da Alitalia, pur apprezzando la serietà e la sincerità del Ministro che ha dichiarato che farà di tutto per garantire il maggior numero di occupati possibili, non possiamo condividerla perché fino al 3 luglio lo stesso ministero aveva dichiarato che non ci sarebbero stati esuberi”