8 Febbraio 2017
Nella giornata di mercoledì primo febbraio si è riunita la Commissione Tecnica di Ferservizi durante la quale la Segreteria Nazionale ha illustrato i punti salienti del recente rinnovo contrattuale, che oltre all’importante aumento tabellare, ha introdotto significative novità in termini di welfare che dispiegano i loro effetti sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, sulla previdenza complementare e per quanto riguarda l’assistenza sanitaria integrativa. Altro positivo aspetto riguarda i contenuti dell’accordo sul premio di risultato, il quale assume l’impostazione di una mensilità aggiuntiva riuscendo ad intercettare e distribuire l’aumento di produttività che i ferrovieri hanno raggiunto.
Inoltre, sempre a cura della Segreteria Nazionale sono stati dettagliati i contenuti della proposta di riorganizzazione che Ferservizi ha portato alla conoscenza delle OOSS Nazionali nel corso dei recenti incontri.
I numerosi interventi dei partecipanti, nel dimostrare apprezzamento per quanto riguarda i contenuti del rinnovo contrattuale, hanno descritto la realtà territoriale di provenienza e segnalato alcune criticità insite nella proposta riorganizzativa societaria, che collocate in un contesto non perfettamente chiaro e stabilizzato, generano apprensione. Partendo dalla necessaria ulteriore esplicitazione del Piano Industriale di Ferservizi e delle azioni conseguenti. Gli interventi hanno inoltre sottolineato le problematiche derivanti da una applicazione pedissequa di tale proposta riorganizzativa che penalizza particolarmente taluni territori, anche sul fronte delle ipotizzate assunzioni, più che mai necessarie per assicurare le attività previste. I componenti della Commissione Tecnica hanno evidenziato l’importanza di avere chiarimenti per quanto riguarda gli auspicati ampliamenti del perimetro di attività di Ferservizi. Sono stati inoltre segnalati altri elementi da correggere, quali l’ assicurare costantemente corrette relazioni industriali a livello territoriale, permettendo così di affrontare e correggere le problematiche organizzative presenti.
Infine i partecipanti hanno condiviso le riserve e contrarietà espresse dalla Fit Nazionale in riferimento all’ipotesi di quotazione in borsa/privatizzazione di parte delle “frecce”.