14 Aprile 2017
Il gravissimo incidente mortale avvenuto nel primo pomeriggio di ieri al porto di Ravenna accende ancora una volta i riflettori sul tema della sicurezza sul lavoro.
Vogliamo rappresentare tutto il nostro cordoglio e la vicinanza alla famiglia del povero lavoratore, che purtroppo ci lascia a soli 43 anni. Lavoratore di una ditta di auto trasporto che testimonia sempre di più la difficoltà di lavoro nei terminal portuali, a causa dei rischi di interferenza.
Un’altra vittima del lavoro nei porti significa che gli sforzi prodotti sino ad oggi non sono sufficienti e si deve fare molto di più sul piano della prevenzione e della cultura della sicurezza, per garantire l’incolumità di chi ci lavora.
Spesso gli ambienti ristretti e chiusi, dove operano contemporaneamente più mezzi e persone, sono quasi sempre la causa di fondo del ripetersi di questi tragici avvenimenti.
Le nuove tecnologie e i ritmi operativi eccessivi rivolti all’incremento dei volumi delle merci movimentate aggiunte a tempistiche sulla rapidità di esecuzione sempre più compresse aumentano il rischio di incidenti rilevanti e spesso, troppo spesso mortali.
Negli ultimi mesi, più volte abbiamo sollecitato il Ministero competente ad emanare i necessari provvedimenti di aggiornamento del decreto legislativo 272/99, ripetutamente sollecitato dalle Organizzazioni Sindacali, ed in particolare i regolamenti attuativi del D.L. 57/12 “Sicurezza nei luoghi di lavoro settore trasporti e microimprese”.
Per quanto sopra, vista l’avvenuta riforma della governance portuale che ha messo più porti in stretta correlazione tra loro tramite le Autorità di Sistema Portuale, esigiamo l’attenzione dovuta delle Istituzioni e l’ascolto necessario per le istanze dei lavoratori affinché non si ripetano più incidenti drammatici come quello di ieri.
La dinamica dell’incidente e le relative responsabilità non renderanno meno pesante il dolore della grave perdita ma sono indispensabili per valutare dove è necessario intervenire per evitare che quanto accaduto non si ripeta ed impegni tutti ad affermare il diritto ad un lavoro più sicuro.
Visto anche il grave infortunio occorso stamattina in porto a Livorno, chiediamo che il Ministero dei Trasporti convochi ad horas un tavolo che riprenda l’esame che era stato avviato riguardante l’aggiornamento dei Dlgs 271 e 272 del 1999, norme specifiche dei settori marittimi e portuali che attengono alla materia della sicurezza.
Pertanto, ai sensi dell’art.49 del CCNL dei Porti le Segreterie Nazionali dichiarano per domani 15 aprile 2 ore di sciopero di tutti i lavoratori dei porti (AdSP e imprese ex artt. 16, 17, 18 L. 84/94). Lo sciopero avrà inizio dalle 00:00 del giorno 15 alle 24:00 con modalità che vedranno scioperare i lavoratori un’ora ad inizio e fine di ogni singolo turno al quale saranno avviati.
In allegato il documento originale.