14 Giugno 2016
“La trattativa iniziata domenica con Fise-Assoambiente per il rinnovo del contratto collettivo nazionale delle imprese private di igiene ambientale si è interrotta bruscamente la scorsa notte, per cui non possiamo che confermare lo sciopero nazionale del 15 giugno sia delle aziende aderenti alla stessa Fise sia di quelle associate a Utilitalia, ovvero le pubbliche”, così dichiara Pasquale Paniccia, Segretario nazionale della FIT-CISL.
“Dobbiamo fermare – spiega Paniccia – chi vuole qualsiasi forma di precarizzazione; dai diritti e tutele dei lavoratori alle loro condizioni di lavoro, dalle condizioni di salute e sicurezza alle costanti morti bianche nel settore, dagli appalti alle cooperative spurie con delle condizioni di lavoro assurde e fatiscenti ai sempre più concreti rischi di infiltrazioni criminali negli stessi riportati più volte dalle cronache quotidiane: diciamo basta alla mercificazione del lavoro”.
“Ringraziamo il Presidente dell’Associazione nazionale dei comuni italiani Piero Fassino – conclude il Segretario nazionale – per il grande lavoro e per la grande disponibilità messa in campo, ma come è noto il tentativo di mediazione tra sindacati e associazioni datoriali non è andato a buon fine a causa dell’intransigenza di Utilitalia, cosi come la trattativa successiva con Fise-Assoambiente che non ha compreso i rischi che stiamo vivendo come settore e le crescenti difficoltà che il nostro lavoro sta subendo.
Ora, proseguiremo la mobilitazione con ancora più forza e decisione, proprio come ci hanno chiesto a gran voce le operatrici e gli operatori del settore, dopo lo straordinario risultato dello sciopero del 30 maggio scorso”.
“Oramai la situazione è quella di un conflitto continuo – spiega Angelo Curcio, Coordinatore nazionale della FIT-CISL per l’igiene ambientale – dove le ragioni della vertenza, volte a migliorare tutele e condizioni di lavoro, non riescono a trovare risposte.
Nei giorni passati, avevamo riservato molta fiducia negli incontri svoltisi con l’Anci e con Fise-Assoambiente, mentre non abbiamo più nessuna notizia da Utilitalia da quasi due mesi”.