26 Marzo 2012
«Nonostante il drammatico momento che sta deprimendo il nostro Paese in termini economici e sociali siamo riusciti, grazie alla forte mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori del settore privato, a firmare l’accordo». È il primo commento della FIT-CISL per voce del Segretario Nazionale Pasquale Paniccia e del Coordinatore Nazionale Angelo Curcio alla conclusione dell’accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro dell’Igiene Ambientale Privata scaduto da quindici mesi.
I sindacalisti della Federazione dei Trasporti della Cisl hanno sottolineato che l’accordo sottoscritto, oltre ad incassare il recupero del salario per i lavoratori a regime del 7,7%, ha anche un contenuto politico importante. Ne escono rafforzate le relazioni industriali nell’ambito di quanto previsto dalla riforma contrattuale e la contrattazione di secondo livello.
Altri importanti obiettivi raggiunti sono la durata triennale del contratto, per la parte sia economica che normativa, e l’efficientamento dei livelli organizzativi finalizzati al recupero della produttività . Ai lavoratori non interessati da progetti di produttività è riconosciuto dal 2013, con la retribuzione del mese di marzo di ogni anno, un importo procapite di 150 euro come elemento di garanzia retributiva. In questo modo si assicura la tenuta del potere d’acquisto delle retribuzioni e si aprono nuove opportunità di confronto sul sistema degli orari di lavoro e sulla gestione del lavoro straordinario. Il contratto prevede anche la costituzione del Fondo Nazionale di settore per l’assistenza sanitaria integrativa, con decorrenza da luglio 2013, con l’integrale contributo economico annuo di 170 euro a carico delle aziende.
«Una trattativa difficile, in alcuni momenti non priva di tensioni, con sei giornate di sciopero consumate, ma alla fine ha prevalso il senso di responsabilità ed è arrivata la firma dell’accordo che riguarda circa 40mila lavoratrici e lavoratori». Così Paniccia e Curcio hanno evidenziato i risultati di una difficile fase negoziale che ha stabilito un aumento contrattuale complessivo a regime di 120 euro e 14 euro mensili di assistenza sanitaria.
«Oggi sappiamo che la centralità del Contratto Nazionale Unico dell’Igiene Ambientale sarà sicuramente fortificato – hanno poi concluso Paniccia e Curcio – potrà contare non solo sull’impegno delle organizzazioni sindacali e delle associazioni datoriali, ma anche sulla presa di coscienza delle problematiche di settore da parte delle istituzioni direttamente coinvolte come l’Anci, l’Associazione nazionale dei Comuni italiani, con la quale sono stati aperti dei tavoli permanenti per analizzare e proporre soluzioni alle criticità più contingenti».