10 Gennaio 2020
Al fine di rinnovare il parco dei autobus con mezzi meno inquinanti e più moderni, riducendo l’età media del parco vetture, l’8 gennaio scorso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di concerto con il Ministero dello Sviluppo Economico e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, attraverso un comunicato ha reso noto di aver firmato il Decreto con il quale vengono ripartite alle Regioni, in attuazione del Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile (articolo 1, commi 613-615, della legge n. 232/2016 adottato con DPCM n. 1360 del 24 aprile 2019) le risorse, finalizzate a rinnovare il parco autobus destinato ai servizi di TPL.
Il Decreto ripartisce alle Regioni 2.200 milioni di euro per il periodo 2019-2033, in base a quanto condiviso in Conferenza Unificata lo scorso 18 dicembre, secondo quanto previsto dall’articolo 5 del DPCM n. 1360 del 24 aprile 2019 di adozione del Piano, definendo la graduatoria per l’assegnazione delle risorse attribuite alle Regioni.
Le risorse ripartite sono destinate esclusivamente all’acquisto di autobus ad alimentazione elettrica, metano compresso o liquido ed idrogeno. Eccezionalmente, limitatamente al quinquennio 2019-2023 e solo per le Regioni o gli ambiti territoriali dove non è possibile realizzare, o è di difficile realizzazione tecnico-economica, una rete infrastrutturale di supporto per l’alimentazione dei veicoli, le risorse possono essere utilizzate per l’acquisto di autobus extraurbani diesel Euro 6 e/o ibridi.
Lo stanziamento prevede, inoltre, che alle Regioni del Sud sia destinato circa il 35% delle risorse stanziate. Viene anche stabilito che le risorse assegnate nel primo triennio, sino al 50% del contributo concesso, possano essere destinate alla realizzazione della rete infrastrutturale per l’alimentazione alternativa (es. metano, idrogeno, elettrica).
In allegato le tabelle di ripartizione delle risorse alle Regioni come pubblicate sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.