19 Ottobre 2020
Il giorno 15 ottobre, si è svolta, in modalità videoconferenza, la riunione della Commissione Tecnica Nazionale del settore Manutenzione Infrastrutture della FIT-CISL con la partecipazione dei delegati Rsu ed Attivisti in rappresentanza di tutte le regioni. L’incontro è servito per fare il punto sulla situazione e una disamina delle problematiche presenti nel settore su tutto il territorio nazionale, aspetti utili per la prosecuzione del confronto in atto con la società RFI nell’ambito delle procedure di raffreddamento attivate lo scorso 8 luglio.
Nella relazione introduttiva la Segreteria Nazionale ha fornito un aggiornamento sullo stato della trattativa con la società , mettendo in particolare in risalto le motivazioni che hanno indotto il sindacato ad attivare le procedure di raffreddamento resesi necessarie per portare ai massimi livelli la soluzione delle annose problematiche della manutenzione in cui principalmente necessita intervenire:
– per modificare l’assetto organizzativo attraverso la revisione dell’estensione delle attuali Unità Manutentive in modo da rendere possibile ai responsabili di poter verificare e presidiare l’infrastruttura di propria competenza;
– per definire la ridistribuzione delle responsabilità assegnate con la Disposizione Operativa 36/DPR 2015;
– per programmare un adeguato piano di nuove assunzioni necessarie per colmare la notevole carenza di personale presente negli impianti e per sopperire al normale turnover;
– per analizzare le procedure che attengono la sicurezza dell’esercizio ferroviario e porre gli eventuali correttivi al fine di eliminare il rischio dovuto al fattore umano.
Dagli interventi dei partecipanti è emersa la totale condivisione dell’iniziativa intrapresa dalla Segreteria Nazionale di attivare le procedure di raffreddamento per riportare condizioni di normalità nel settore. Le condizioni di lavoro sono ormai divenute non più sostenibili a causa della carenza di personale e per il notevole impegno richiesto a tutti gli operatori dovuto all’aumento dei volumi di produzione e alle richieste sempre più frequenti di presenziare linee e impianti per garantire la regolarità della circolazione dei treni. È stato ritenuto importante aver elevato il confronto della trattativa ai massimi livelli della società in cui il vertice aziendale dovrà esprimersi oltre che sui temi specifici della vertenza anche se intende mantenere l’impegno, più volte annunciato e non ancora attuato, di voler internalizzare le attività manutentive core visto il proliferare di imprese esterne a cui vengono affidate anche lavorazioni ordinarie e che, tra l’altro, sembra che dettino i tempi per l’esecuzione delle stesse. Pertanto, per affrontare compiutamente la discussione su temi così importanti, come già più volte richiesto dalla Segreteria Generale della FIT-CISL, è necessario che si proceda rapidamente alla nomina dell’Amministratore Delegato, visto che il precedente mandato è scaduto da tempo.
In merito alla difficile situazione che si sta vivendo negli impianti è stato evidenziato come sia presente ancora una notevole carenza di personale nonostante le tante assunzioni effettuate negli ultimi anni che a causa delle numerose uscite per pensionamento risultano insufficienti per colmare il gap prodotto da anni di mancato turnover. Le difficoltà , inoltre, sono accentuate dalla non piena operatività dei nuovi assunti perché non completamente formati e privi di quelle abilitazioni che li metterebbero nelle condizioni di poter dare un valido contributo lavorativo utile a ridurre il sovraccarico di impegno a cui è sottoposto il personale più anziano E’, quindi, indispensabile procedere ad un piano di assunzioni in numero superiore a quello prospettato dalla società da effettuare entro la fine del corrente anno per compensare il gran numero di pensionamenti già manifestati e per adeguare la consistenza del personale alle reali esigenze manutentive.
Al riguardo dello svolgimento delle attività è stata evidenziata la necessità di una pianificazione che assegni tempi più lunghi per le interruzioni in maniera da non costringere gli operatori ad eseguire le attività in fretta aumentando il rischio di incorrere in infortuni.
Relativamente alle modifiche all’assetto organizzativo gli interventi dei partecipanti hanno rimarcato l’esigenza di rivedere le estensioni delle Unità Manutentive in modo che, tenendo conto delle specificità territoriali e della complessità degli impianti, siano dimensionate in misura tale da rendere possibile al CUM e agli Specialisti Cantieri la propria presenza nel territorio di competenza per effettuare controlli e svolgere le incombenze previste in materia di sicurezza, compiti che spesso oggi vengono delegati. Nelle UM, inoltre, vanno realizzate concretamente le Segreterie Tecniche con personale adeguatamente formato per dare il fondamentale supporto nelle attività amministrative che oggi gravano impropriamente sui responsabili delle UM e sui Capi Tecnici dei nuclei. In merito, poi, agli incarichi nelle UM è necessario modificare anche i sistemi di consuntivazione e gestionale che concentrano tutte le responsabilità sui CUM. Per quanto riguarda la figura dell’Addetto Materiali occorre rivedere la posizione di inquadramento professionale attualmente attribuito in considerazione della complessità e delicatezza del vasto campo di attività che è chiamato a svolgere.
La commissione tecnica, come altra priorità , ha sottolineato l’esigenza di provvedere a definire le microstrutture in tutte le articolazioni del settore stabilendo ruoli e corrispondenti profili professionali da attribuire al personale Tecnico-Amministrativo e delle Staff in modo da regolarizzare e uniformare una situazione molto disomogenea presente attualmente sul territorio nazionale.
I partecipanti hanno manifestato molta preoccupazione rispetto al crescente aumento della diffusione del contagio del nuovo coronavirus sottolineando la necessità che da parte della società si provveda ad intensificare le misure di prevenzione adottate finora ponendo particolare attenzione agli interventi di igienizzazione e sanificazione dei locali e dei mezzi d’opera.
Infine, dai numerosi interventi da parte dei delegati è emersa anche la necessità che si riprenda il confronto per il rinnovo contrattuale, in considerazione che quello vigente è scaduto a dicembre 2017, con l’obiettivo di migliorare sia la parte normativa, per una maggiore conciliazione degli aspetti vita-lavoro, sia quella economica con la rivalutazione della parte accessoria in particolare quella riferita alle attività notturne.
Roma, 18 ottobre 2020
La Segreteria Nazionale
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