25 Giugno 2020
Nell’odierno incontro del Comitato Covid di Trenitalia si è iniziato a ragionare sulla messa a sistema delle modalità di ripresa delle attività lavorative e su come affrontare a regime quegli aspetti affrontati sinora in maniera emergenziale, prima nel lockdown e poi nella prima fase delle riaperture.
La crescita dell’offerta in funzione della domanda, l’aumento delle presenze negli impianti e sui treni, l’estate già avviata hanno posto tutta una serie di problematiche, alcune da affrontare in tempi brevi (il contingentamento, la sicurezza a bordo treno, l’approvvigionamento dei dispositivi di protezione aziendale), altre sulle quali ragionare in una prospettiva di medio termine (l’utilizzo dello smart-working e la dotazione degli strumenti informatici, la ripresa della formazione in presenza, i nuovi desk per l’assistenza nell’era del distanziamento sociale).
Di questo si è occupato il Comitato, in apertura del quale la Società ha informato sulla situazione dei contagi in Azienda. E’ stata espressa soddisfazione per l’esito positivo per 59 colleghi pienamente recuperati e tornati già in produzione, mentre ha rinnovato gli auguri di una pronta guarigione per i 2 colleghi della Lombardia tutt’ora alle prese con il coronavirus.
Sullo Smart-working la parte sindacale ha chiesto le prospettive temporali del suo utilizzo e lamentato i ritardi nella consegna dei personal computer che costringono i colleghi ad utilizzare strumenti propri per il lavoro. Trenitalia ha confermato che almeno sino al 31 luglio il 90% dei lavoratori resterà in s/w (oggi sono tra le 70 e le 100 unità che giornalmente lavorano a Piazza della Croce Rossa, mentre sui territori non più del 10% del personale svolge attività in ufficio). In tal senso la parte sindacale ha ribadito la necessità di conoscere il crono-programma per il progressivo rientro in ufficio del settore tecnico-amministrativo (come avvenuto in esercizio) e le relative iniziative di mitigazione del rischio contagio.
Sulla dotazione dei computer la Società ha ammesso ritardi che si cerca di recuperare anche in un futuro e più pregnante utilizzo di questa modalità lavorativa.
I dati oggi dicono che su 5.000 ferrovieri di Trenitalia in s/w, solo 2.500 sono dotati di PC aziendale.
FSTecnology fornirà a giorni 500 dispositivi, altri 500 entro fine luglio. Mancano ancora 1.500 computer e si stanno valutando tutte le possibili strade per reperirli.
Per le Mascherine Chiurgiche e FFP2, Protezione Aziendale ha confermato il contratto in essere con Società esterne che assicureranno l’approvvigionamento fino al 31.07, poi si tornerà alla procedura acquisti ordinaria a cura delle Società . Alla domanda della parte sindacale sulla produzione in house nell’Officina RFI – ONAE di Bologna, Trenitalia ha dato vaghe assicurazioni e abbiamo chiesto con urgenza che vengano date assicurazioni sulle forniture, onde evitare possibili problemi in futuro. Trenitalia ha assicurato la necessaria interlocuzione con RFI su questo tema, impegnandosi a tenere aggiornato il Comitato. E’ stato segnalato, non senza preoccupazione, il ripetersi di casi di clienti sprovvisti di mascherina a bordo treno e la
necessità che si rafforzino i presidi, anche a terra, per evitare che questa leggerezza ricada sul personale viaggiante.
Sul Condizionamento a bordo treno Trenitalia ha ribadito il rispetto dei tempi di sostituzione dei filtri nei treni del regionale (ogni 45 giorni) e nei convogli della Divisione Passeggeri LH (30 giorni per Frecce e IC).
La parte sindacale è tornata a sollecitare una maggiore attenzione nella Sanificazione dei locali condivisi, degli impianti e dei rotabili. Sono stati segnalati ritardi nella pulizia e disinfezione di spogliatoi e ambienti di lavoro (Officine e/o sale sosta) in molti casi causati dal poco personale utilizzato dalle ditte di appalto.
Trenitalia, pur non avendo segnali di criticità , si è impegnata a verificare quanto evidenziato dalla parte sindacale. Sulla situazione del Lazio dove gli addetti di una Ditta di appalto, senza stipendio e CIG da mesi, hanno messo in atto uno sciopero bianco la Società verificherà il comportamento del datore di lavoro.
Sul Personale Mobile il Comitato in riferimento al ripristino degli obblighi dell’ attività di controlleria da parte del PdB, ha chiesto di valutare la fornitura al PdB di maschere FFP2 e comunque la necessità di dotare i lavoratori (anche di terra e della manutenzione) di doppia mascherina per ciascun turno, soprattutto per il periodo estivo dove la sudorazione spesso rende inutilizzabile un solo dispositivo di protezione per 8 ore di lavoro. Sugli RFR, in aumento per il progressivo riavvio della circolazione dei treni, la parte sindacale ha ribadito l’attenzione alla certificazione dell’avvenuta sanificazione delle stanze ovvero degli standard qualitativi degli Hotel dove riposa il personale nonché del rispetto del diritto al pasto ed ai trasferimenti da e per la stazione.
Si è anche chiesto anche quale comportamento deve adottare il lavoratore che durante il riposo fuori residenza, autonomamente o a seguito di passaggio al termoscanner in albergo, rilevi una temperatura corporea superiore a 37.5°. L’azienda ha precisato che se la temperatura è rilevata presso l’hotel il lavoratore è tenuto a seguire le regole dell’albergo e conseguentemente dovrà recarsi presso il pronto soccorso per le cure del caso.
Sulla Commerciale Trenitalia ha assicurato che i “fratini” in dotazione all’Assistenza avranno la vestibilità richiesta ed il tessuto adatto alla stagione, mentre per i nuovi desk siamo nella fase del capitolato tecnico (che terrà conto anche delle disposizioni Covid) a cui seguirà , entro l’autunno, la gara europea per averli disponibili nei tempi previsti (giugno 2021)
Altri aspetti affrontati dal Comitato sono stati quelli della contabilizzazione dei congedi: il Sindacato ha chiesto la possibilità di sfogo della ½ giornata di ferie “rosse” accoppiata a ½ Covid. Trenitalia ha ribadito la disponibilità a consentire l’utilizzo della mezza giornata “rossa” solo se accoppiata a mezza ferie dell’anno in corso. Sulla misurazione della temperatura ai viaggiatori, che già si effettua sui clienti in salita sui treni AV, sono state chieste le ragioni del mancato controllo agli accessi a club e lounge: la Società ha precisato che tale procedura non è prevista dal Recovery Plan aziendale.
Al termine dell’incontro la Società ha anticipato il ritorno alla presenza in aula per la Formazione, evidenziando come questo sia un importante segnale di ritorno verso una situazione di normalità .
Ovviamente in questa fase si privilegerà lo studio delle materie di esercizio ferroviario e di salute e sicurezza sul lavoro, tenendo conto anche delle stringenti disposizioni sul distanziamento sociale (con attenzione alle varie delibere regionali in materia), sulla dotazione di mascherina per gli studenti e di visiera per i formatori che vanno utilizzate per tutto il periodo in aula).
Il Comitato si incontrerà nuovamente nel prossimo mese di luglio in data ancora da definire .
Roma, 24 giugno 2020
Le Segreterie Nazionali