19 Marzo 2021
Si è svolto, nella giornata di ieri, l’incontro con la società Italferr per la fase informativa sulla nuova “macrostruttura organizzativa” istituita con le DOr n. 35/AD e DOr n. 36/AD del 08 marzo u.s. Prima di illustrare le differenze tra il vecchio e il nuovo modello organizzativo la Società ha fornito i gli indicatori economici consolidati del 2020. Confermato il trend positivo già illustrato per il primo trimestre, anche grazie al fatto che le attività Captive (conto FSI) non hanno subito blocchi ed hanno compensato anche le flessioni subite nel segmento No Captive. Il conto economico chiude in positivo con un risultato utile di circa 32 mln di euro e con un 6% in più rispetto al 2019, grazie anche ad una riduzione del 8% sul costo del personale dovuto alla riduzione delle trasferte e di altri costi dovuti alla pandemia. Sono stati raggiunti importanti obbiettivi sia su progetti Captive e sia su progetti No Captive, anche in ambito estero: metropolitana Kampur-Agra (India); metropolitana di Bogotà (Colombia); AV Huston-Dallas (USA).
Per quanto riguarda il 2021 la Società ci comunica che, in ambito Captive sta cercando di diversificare i ricavi, ampliando i propri clienti in ambito alla stessa RFI, oltre alla Direzione Investimenti, ma anche in altre società del gruppo FS: Trenitalia, FSE, Trenord. Anche nel mercato No Captive sta puntando a quelle aree che nella fase post covid avranno la necessità di un grosso sviluppo infrastrutturale e sono dotate di una affidabilità finanziaria. Naturalmente sarà una società impegnata a pieno titolo negli investimenti che riguarderanno il PNRR. A fronte di ciò il 2021 sarà caratterizzato da un considerevole apporto di nuove risorse, circa 465 per le sedi in Italia e 94 per quelle all’estero che dovrebbero portare il totale degli addetti a 2253 per la fine del 2021.
A seguire la Società ci ha evidenziato le differenze tra la vecchia e la nuova organizzazione, ponendo in evidenza le principali modifiche apportate e soprattutto le motivazioni che le hanno ispirate e gli obiettivi di efficientamento che si sono prefigurati.
Come organizzazioni sindacali, nel recepire positivamente i risultati economici raggiunti nel 2020 abbiamo evidenziato il notevole contributo dato dal personale che ha permesso di conseguire tale risultato, nonostante abbia dovuto operare in condizioni di particolare difficoltà a causa della pandemia.
Un esempio di dedizione al lavoro dimostrato dal personale, che pur operando in smart working, prestandosi anche oltre il normale orario di lavoro e inizialmente senza neanche tutte le adeguate dotazioni tecnologiche, ha garantito un altissimo livello di produttività che andrebbe riconosciuto dalla Società . Abbiamo espresso apprezzamento anche per l’impegno comunicato dalla Società di voler incrementare il numero degli addetti, mentre abbiamo manifestato qualche perplessità circa la mole di attività di progettazione che oggi viene affidata all’esterno, auspicando ad una sempre maggiore internalizzazione delle stesse. E’ stato inoltre sottolineato il ruolo della sicurezza in ambito cantieri come una priorità per il sindacato ed stato richiesto di potenziare questa struttura che, nel nuovo modello organizzativo risulta trasversale, come missione, a tutte le altre direzioni.
Infine, rispetto al nuovo modello organizzativo “macro”, abbiamo sollecitato l’elaborazione della microstruttura da esso derivante, nel più breve tempo possibile, al fine di poter avviare una discussione di merito su tutti gli ambiti della stessa che hanno ricadute sul personale.
Roma, 18 marzo 2021
Le Segreterie Nazionali