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Rfi: Vertenza Manutenzione Infrastrutture. Riprende il confronto

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Documenti - Rfi: Vertenza Manutenzione Infrastrutture. Riprende il confronto

14 Gennaio 2022

Nella mattinata di ieri si è svolta, in modalità videoconferenza, la riunione con la Direzione Operativa Infrastrutture per la ripresa del confronto sulla riorganizzazione della Manutenzione Infrastrutture. 

La Società, in apertura, ha ripreso tutti i temi che sono stati oggetto di confronto nelle precedenti riunioni, prospettando un possibile punto di convergenza sulle varie problematiche rimaste in sospeso. Nel merito, rispetto al “processo materiali” ha specificato che delle attuali attività\responsabilità in capo alle UM resterebbe solo quella della valutazione del tolto d’opera, da attribuire, previa adeguata formazione, ai Capi Tecnici presenti nei Nuclei Manutentivi. Tutto il resto delle attività transiterà nelle strutture di “Programmazione e controllo” presenti nelle UT, presso le quali saranno gestiti anche i magazzini territoriali con l’utilizzo di nuove figure di Addetto Materiali, di livello B con la figura professionale di STA e presso la struttura di AMPC presente in ogni DOIT, presso la quale sarà presente un Responsabile del processo di livello Q2. Gli attuali Capi Tecnici presenti presso le UM, con incarico di Addetto Materiali, potranno scegliere se essere utilizzati come CT presso i nuclei o cambiare figura professionale ed essere utilizzati come Addetti Materiali nelle nuove strutture. 

Proseguendo, la Società ha affrontato il tema della visita alle opere d’arte, specificando che tutte le incombenze relative al processo vengono trasferite dalle UM alle UT, presso le quali sarà costituito il “Nucleo Visite Opere d’Arte” con un responsabile di livello Q2, affiancato da uno specialista sempre di livello Q2 nelle UT più complesse, e da un numero adeguato di Capi Tecnici, rispetto alle attività da svolgere. Tutto il Personale dedicato al Processo dovrà essere in possesso dell’abilitazione OC1. 

Inoltre, rispetto al tema dell’eccessiva estensione\complessità delle UM, la Società, utilizzando come criterio di misura il “KM linea”, ha fissato in 300 Km l’estensione massima di una UM; da ciò scaturisce che rispetto all’attuale reticolo, 19 UM, di cui 4 IS, 4 LAV e 11 TE saranno sdoppiate. Inoltre delle restanti UM tutte quelle con estensione compresa tra 180 e 300 KM di linea e tutte quelle di “Nodo” con almeno 25 Km di linea all’interno dello stesso, verranno rafforzate con un secondo Specialista Cantieri di livello Q2, per un totale, sempre rispetto all’attuale reticolo, di 139 UM interessate. La Società ha inoltre previsto, come soluzione alla problematica della scarsa presenza del Personale Quadro nei Nuclei Manutentivi, l’individuazione di una sede di lavoro il più possibile baricentrica, rispetto alla relativa giurisdizione, per l’UM e una sede di lavoro diversa per lo\gli Specialista\Specialisti Cantieri. 

Infine, sempre la Società ha illustrato un resoconto delle attività svolte negli ultimi anni dal quale si evince che gli spazi manutentivi, intesi come periodi caratterizzati dall’assenza di treni sull’infrastruttura, sono concentrati per l’80% nella fascia notturna e\o nei fine settimana e per il restante 20% nella fascia feriale diurna. Viceversa la presenza del Personale è attualmente distribuita per l’80% nella fascia feriale diurna e per il restante 20% nella fascia notturna. L’obiettivo che si pone la Società è quello di arrivare a contrattare orari di lavoro che consentano di raggiungere almeno una distribuzione del 50% in fascia feriale diurna e 50% in fascia notturna e fine settimana. Per raggiungere tale scopo propone innanzitutto un nuovo elemento, oggettivo, da aggiungere nella stesura dei piani di attività, che è la disponibilità di spazi manutentivi: rispetto a questi ultimi si potranno contrattare gli orari di lavoro. 

L’ultimo elemento fornito dalla Società è stato il dato della consistenza di Personale che nel 2021 ha visto 1100 nuovi apporti, i quali, a fronte delle uscite, hanno incrementato il numero complessivo degli Addetti di 641 unità, portandole a 12.063 al 31/12 u.s. 

Come Segreterie Nazionali abbiamo espresso una serie di perplessità rispetto a tutti i temi affrontati. Nello specifico, rispetto al processo materiali e alla attribuzione della valutazione del tolto d’opera ai Capi Tecnici presenti nei Nuclei Manutentivi, ci siamo riservati di fare una verifica di quanto possa incidere tale attività, in termini di carico di lavoro e di attribuzione di responsabilità, su una figura di esercizio già impegnata in diversi ambiti. A seguito della predetta verifica, in caso di condivisione del progetto riteniamo sia necessario un governo efficace, da parte della Società, del periodo di transizione dalla vecchia alla nuova organizzazione, chiedendo, nel contempo, lo stato di implementazione di tutte le architetture, fisiche e software, necessarie per il funzionamento del nuovo processo. 

Rispetto alla visita alle opere d’arte abbiamo richiesto il dettaglio delle UT che per complessità, secondo la Società, prevederanno la presenza di uno Specialista all’interno del Nucleo Visite Opere D’Arte. Inoltre abbiamo ribadito la necessità di individuare, all’interno di nuove disposizioni, una chiara ed inequivocabile matrice delle responsabilità con attribuzioni consone ai vari profili professionali interessati dal processo. 

Rispetto al tema dell’eccessiva estensione\complessità delle UM, pur apprezzando di aver utilizzato il criterio del KM di linea quale elemento di valutazione, come da noi proposto, ci siamo riservati di valutare se i limiti fissati dalla Società si possano ritenere esaustivi rispetto alle problematiche di tutte le UM. Inoltre abbiamo ribadito che gli attuali Impianti devono essere tutti confermati e che la eventuale modifica delle attuali sedi di lavoro, merita un adeguato approfondimento. 

Rispetto alla modifica degli attuali orari di lavoro, per renderli maggiormente calzanti agli spazi manutentivi disponibili, unico elemento nuovo della discussione avviata, pur convenendo sulla necessità espressa dalla Società e apprezzando di voler rendere evidente tale necessità con la previsione di indicare gli spazi manutentivi disponibili all’interno dei piani di attività, abbiamo sottolineato la necessità, in primis, di aprire una discussione al nostro interno e, non appena in possesso di maggiori dettagli, un confronto con la base su tale tematica, fortemente impattante, per la vita lavorativa e privata degli Addetti. Occorre inoltre normare adeguatamente l’istituto della reperibilità e garantire un adeguato riposo giornaliero e settimanale al Personale, in particolare a quello reperibile, nonché limitare l’utilizzo di detto Personale alle esigenze contrattualmente previste. 

Infine abbiamo evidenziato, rispetto a quanto esposto dalla Società, come sia necessario continuare con cospicua campagna di assunzioni ed una adeguata formazione al Personale, per rendere funzionale il progetto di modifica dell’attuale modello organizzativo del settore Manutenzione. 

La riunione è stata aggiornata a data da stabilire. 

Le Segreterie Nazionali

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