11 Luglio 2025
Occorre difendere il futuro industriale e l’integrità del Gruppo Fs nell’interesse dei lavoratori e del Paese
“Il rinnovo del CCNL della Mobilità – Attività Ferroviarie – avvenuto nel rispetto della decorrenza e della scadenza naturale, così come previsto dagli accordi interconfederali -rappresenta un passaggio fondamentale per tutte le lavoratrici e i lavoratori. Un risultato importante che sta già producendo suoi effetti positivi in termini di nuove tutele e miglioramenti, rafforzando, al contempo, il valore della contrattazione e il ruolo delle rappresentanze sindacali”: è quanto riferisce in una nota la Fit-Cisl che prosegue: “Il Contratto non è un punto di arrivo. Si apre adesso una nuova fase che richiede presidio costante e partecipazione attiva rispetto al futuro industriale del Gruppo. Le voci, sempre più insistenti, su possibili scorpori, esternalizzazioni o aperture ai privati, non solo nell’infrastruttura ma anche nelle imprese ferroviarie, impongono una posizione chiara e determinata”.
“Dal nostro punto di vista – sottolinea la Federazione dei trasporti cislina –siamo contrari a qualsiasi ipotesi di privatizzazione o frammentazione. Il Gruppo, dalla sua trasformazione in Spa ad oggi, è passato attraverso innumerevoli ristrutturazioni che hanno richiesto grandi sacrifici da parte delle ferroviere e dei ferrovieri. Fs oggi è una realtà integrata che genera valore industriale, occupazionale e sociale, dado lavoro a centinaia di migliaia di lavoratori dell’indotto (su infrastrutture, fornitura di servizi, ecc.) Ma, soprattutto, assicura la mobilità di persone e il trasporto di merci che sono essenziali al Paese e ai cittadini”.
“Non accetteremo modifiche unilaterali che mettano a rischio l’integrità, la natura pubblica e la coerenza industriale del Gruppo. Ogni scelta che riguardi il futuro del Gruppo FS – si legge ancora nella nota – che possa impattare sul lavoro, sull’occupazione e sull’efficienza del servizio, deve passare da un confronto preventivo e trasparente con le Organizzazioni Sindacali”.
“Il Contratto ha segnato un passo in avanti. Ora bisogna gettare le basi per consolidare il perimetro industriale nazionale e internazionale, recuperare gli errori fatti in passato (es. Rete Snella) e costruire un futuro solido, coeso e di qualità per tutti” conclude la Fit-Cisl.