13 Settembre 2011
Proseguono i corsi di formazione per delegati FIT-CISL imbarcati su navi da crociera in accordo con il sindacato norvegese NSU e l’International Transport Workers’ Federation (ITF), cui la Fit aderisce sul piano internazionale.
Dopo il seminario di Bali per il personale indonesiano, si è svolto a Cebu nelle Filippine il secondo seminario per i delegati filippini.
L’iniziativa riguarda in particolare i sindacati NSU e FIT-CISL in quanto firmatari dei contratti per tutte le navi da crociera operanti.
Il seminario è stato organizzato per la parte FIT-CISL dal coordinatore dell’ispettorato, Francesco Di Fiore, ed ha partecipato anche Leo Gaggiano per le navi Costa Crociere nel ruolo di coordinatore unitario per navi da crociera di bandiera italiana.
«Questi corsi permettono ai nostri delegati/associati di approfondire le proprie conoscenze relativamente alle normative internazionali e alla contrattualistica. Nel mondo delle crociere le regole di natura internazionale sono molto stringenti e quindi il sindacato firmatario del contratto non può esimersi dal dare il massimo di assistenza ai propri marittimi. Per questo è importante che i nostri delegati, che sulla nave sono chiamati a tenere i contatti con gli equipaggi (in massima parte non doms) siano ben preparati ed abbiano una conoscenza profonda dei diritti contrattuali dei lavoratori», ha sottolineato l’ispettore ITF Francesco Di Fiore.
I corsi, per quanto riguarda i marittimi, ormai interessano in particolare il personale “non-doms”, viste le migliaia di associati che la FIT-CISL ha in particolare sulle navi da crociera. I non-doms sono tutti i marittimi stranieri né cittadini né residenti all’interno della Ue. Essi rappresentano l’80% dei marittimi delle navi da crociera nel settore alberghiero.
«In base all’ ITF charter, ovvero un documento che regola il ruolo del sindacato, tutti i marittimi delle navi per le quali la Fit-cisl sottoscrive il contratto sono a tutti gli effetti nostri associati. Verso di loro abbiamo la responsabilità non solo di verificare e garantire la corretta applicazione dei contratti, ma anche di fornire loro sostegno e assistenza legale», ha continuato Di Fiore.
Il programma dei lavori ha riguardato in particolare la Maritime Labour Convention del 2006 (MLC 2006), soprattutto in merito alle procedure riguardanti i “claims” – i reclami – e le questioni legate all'”harassment” – le molestie sul posto di lavoro. La MLC 2006, infatti, offre diritti e protezione sul lavoro per oltre 1,2 milioni di marittimi nel mondo. La convenzione consolida e aggiorna più di 68 norme internazionali del lavoro legate al settore marittimo adottato negli ultimi 80 anni ed è dunque indispensabile che le sue procedure siano conosciute e rispettate.
«Va sottolineato in questo contesto il grande contributo dato dall’ITF che, attraverso metodologie ampiamente utilizzate nelle varie campagne di sensibilizzazione fatte in tutto il mondo, ci ha aiutato ad impostare i seminari utilizzando i marittimi e le loro esperienze come fulcro attorno al quale esporre i vari argomenti; la chiave del successo di questi primi seminari, sia in termini di partecipazioni, sia in termini di feedback positivi ricevuti, passa attraverso l’interattività e lo scambio di esperienze tra i partecipanti», ha concluso il coordinatore dell’ispettorato ITF Di Fiore.
L’ultimo seminario si terrà in ottobre a Cochin in India per i delegati di quel Paese. La formazione coprirà , dunque, le tre nazionalità più numerose a bordo delle navi, che sono, nell’ordine, quella filippina, indonesiana ed indiana.