Lunedì 29 Aprile 2024 - 17:51

Fermiamo la scia di sangue. La Fit-Cisl all’assemblea nazionale Cisl su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

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Comunicati Stampa - Fermiamo la scia di sangue. La Fit-Cisl all’assemblea nazionale Cisl su salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

13 Aprile 2024

“Bisogna promuovere e diffondere la cultura della sicurezza! È con questo spirito e con questa determinazione che la Fit-Cisl, con una numerosa delegazione, è presente oggi a Roma, al Pala Tiziano all’Assemblea Nazionale dei delegati, dei rappresentanti per la sicurezza nei luoghi di lavoro, di tutti i dirigenti, promossa dalla Cisl sui temi della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro” è quanto dichiara in una nota il Segretario Generale Fit-Cisl Salvatore Pellecchia.

“Una mobilitazione avviata a febbraio che diventerà permanente e che con lo slogan “Fermiamo la scia di sangue”, ha visto la pianificazione di assemblee in tutti posti di lavoro dei trasporti e dei servizi, nelle fabbriche, nei cantieri, negli uffici e nei luoghi della produzione e iniziative sui territori, da Nord a Sud, per promuovere la cultura della sicurezza sul lavoro e dire basta a aggressioni, infortuni e morti”continua la nota.

Lo scopo è quello di mantenere sempre alta l’attenzione su questa emergenza nazionale e fermare la scia di sangue prodotta dagli infortuni e malattie professionali nei luoghi di lavoro. Un tema su cui il sindacato non ha mai abbassato la guardia.
Occorre rilanciare la proposta di un “patto di responsabilità” come dichiarato dal Segretario Generale Sbarra, che impegni Governo, istituzioni, enti, aziende e parti sociali nella definizione di una “strategia nazionale” sul tema della salute e della sicurezza sul lavoro.

Prosegue Pellecchia:”La sicurezza sul lavoro non può essere uno slogan inconcludente o un concetto astratto da utilizzare in occasione di tragedie ma deve diventare una “ossessione”, un tema centrale e prioritario, di cui bisogna parlare già nel periodo scolastico e universitario, che richiede un impegno costante e coordinato da parte di tutti gli attori interessati per dare risposte immediate e, soprattutto, efficaci.
Nel mondo dei trasporti, sebbene negli anni si sia lavorato per ottenere gli attuali elevati standard di sicurezza, si continuano a registrare incidenti, aggressioni e infortuni, anche mortali, che ripropongono la necessità di un cambiamento culturale: le norme sulla sicurezza non sono solo un precetto da rispettare ma buone pratiche da attuare con consapevolezza e convinzione e, soprattutto, sempre perché i tempi di lavoro devono essere dettati dalla sicurezza e non dal profitto!”


Solo così facendo si potrà interrompere questa triste e drammatica catena di morti.
La chiave di volta è affrontare questo argomento con un approccio sistemico e in termini preventivi, partendo dal corretto presupposto che la sicurezza è un investimento, una opportunità e non un costo.
“Occorre partire dai contratti collettivi nazionali di lavoro per prevedere tipologie, programmi e cicli di formazione mirata che deve essere somministrata ciclicamente, dichiara Pellecchia. Occorre altresì prevedere contrattualmente la possibilità di far esercitare a ciascuna lavoratrice e a ciascun lavoratore la figura della “Stop Work Authority”, come previsto dall’art. 44 del decreto legislativo n. 81 del 2008”.


Conclude il Segretario Generale Fit-Cisl:”Naturalmente occorrono più investimenti in sicurezza, la valorizzazione del ruolo dei RLS (Responsabili dei lavoratori per la sicurezza), più controlli nelle aziende partendo dalla valorizzazione della medicina del lavoro, organizzando, in aggiunta ai percorsi previsti, Campagne Aziendali annuali su prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro. Soltanto in questo modo potremo conseguire l’obiettivo zero infortuni e zero morti sul lavoro, non un’utopia ma un traguardo possibile”.

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