19 Luglio 2022
A distanza di poco più di un anno, il 29 marzo del 2021, dalla firma del Contratto Nazionale categoria “Logistica, Trasporto, Merci e Spedizione”, che inquadrava finalmente e dopo mesi di negoziazioni l’attività dei rider come lavoratori subordinati, il sindacato segnala gravi mancanze rispetto delle condizioni sottoscritte dall’accordo.
È quanto dichiara in una nota la Fit-Cisl che prosegue: “La sottoscrizione del contratto è stato un grande passo in avanti in direzione della tutela della salute e della sicurezza di questi lavoratori, ma oggi rischia di subire una battuta d’arresto e di rendere vani tutti gli sforzi fin qui compiuti, oltre che costituire un danno per i ciclofattorini, i quali già sottoposti a un lavoro particolarmente impegnativo e faticoso, non vedono ancora un miglioramento della propria condizione lavorativa e salariale”.
Nello specifico si segnalano gravi criticità riguardo la mancata applicazione delle condizioni sia a in materia di sicurezza che a livello di retribuzione.
Riguardo il primo aspetto si segnalano: pochi controlli sulla manutenzione dei mezzi di trasporto utilizzati; distanze elevate da coprire per le consegne con biciclette; allerte generiche su condizioni meteo invernali ed estive; mancata programmazione di due consegne orarie; sfruttamento dei mezzi di proprietà dei dipendenti a cui viene negata assistenza e manutenzione.
In merito all’aspetto economico invece: mancata applicazione aumenti contrattuali; mancata ridistribuzione dei maggiori incassi derivati dagli aumenti della merce al dettaglio; mancati bonus consegne; mancato adeguamento carburante e rimborso chilometri ed eccessivo utilizzo di forme contrattuali a 10 ore settimanali.
“Noi come Fit-Cisl – conclude la nota- ci aspettiamo che la multinazionale corregga il tiro, migliorando la tenuta delle relazioni sindacali a livello nazionale e territoriale, che allo stato attuale, mettono in forte discussione quanto fino ad oggi condiviso con la nostra organizzazione sindacale. Ci auguriamo un ravvedimento puntuale e rapido su ogni punto da noi contestato, auspicando la corretta osservanza dell’accordo, frutto di un lavoro lungo e complesso che deve riconoscere il valore e la dignità dell’attività di questi lavoratori”.