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Reti TEN-T, le proposte di modifica rischiano di penalizzare l’Italia e il Sud

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Comunicati Stampa - Reti TEN-T, le proposte di modifica rischiano di penalizzare l’Italia e il Sud

3 Marzo 2023

“Apprezziamo l’iniziativa organizzata dall’ETF (European Transport Worker’s Federation) che, facendo seguito alla nostra richiesta presentata durante i lavori dell’ultimo Esecutivo della Federazione Europea dei Lavoratori dei Trasporti del 28-30 novembre 2022, ha organizzato una due giorni di approfondimento, il 2 e il 3 marzo 2023 ad Atene, sull’importanza e sulle evoluzioni legislative che interessano le reti Ten-t.”. È il commento della Fit-Cisl in una nota che prosegue:
“L’attenzione dell’Etf è la riprova che il tema, fino ad ora trascurato, debba essere messo al centro dell’agenda politica europea e nazionale, diventando uno degli argomenti prioritari di confronto con istituzioni competenti e con tutti i soggetti interessati”.

“Ricordiamo che le reti transeuropee dei trasporti (TEN-T) – spiega la Fit-Cisl – rientrano in uno straordinario progetto approvato dall’Unione Europea diciotto anni fa, chiamato Wider Europe (Europa allargata), con lo scopo di creare uno spazio unico e integrato dei trasporti europei, in grado di migliorare ed efficientare il sistema dei collegamenti che riguardano i trasporti terrestri, marittimi e fluviali tra le regioni dell’Unione Europea e per promuovere il mercato interno, la coesione economica e sociale e la connettività con i paesi limitrofi”.

“Il piano, elaborato, tenendo conto delle esigenze dei Paesi interessati – continua la nota – individuava verso l’Europa dell’Est, verso il Mediterraneo ed all’interno della stessa Unione Europea, cinque assi strategici delle reti europee di trasporto e trenta progetti prioritari che furono definitivamente approvati nel 2005 e subirono revisione di assestamento nel 2013, quando si definirono 9 corridoi “core network” (da realizzarsi entro il 2030), ovvero di primario interesse strategico per l’Unione e una rete globale per garantire l’accessibilità a tutte le regioni europee, la “comprehensive network” (da realizzarsi entro il 2050)”.

“L’Italia per la sua posizione strategica – prosegue la Federazione dei trasporti cislina – è interessata da quattro dei nove corridoi della rete core TEN-T, fondamentali per incrementare le connessioni fra i mercati europei e che includono diverse opere tra cui la galleria di base del Brennero e del Gottardo. Tuttavia, le recenti proposte della Commissione Europea tendono a modificare l’equilibrio stabilito nel 2013, rischiando di penalizzare il nostro Paese”.
“Noi non siamo contrari a implementare la rete coinvolgendo altri Paesi, anzi alla luce delle recenti vicende che hanno interessato l’Europa, l’adeguamento è necessario”.
“Allo stesso tempo – chiarisce la nota – riteniamo però che non sia giusto depotenziare il sistema italiano e, in particolare, i porti Napoli, Gioia Tauro e Palermo, che rivestono un ruolo centrale nelle intenzioni definite dal piano europeo originale”.

“Prossimamente cercheremo le interlocuzioni giuste per avere le risposte alle nostre perplessità –concludono dalla Fit- Cisl – riservandoci di mettere in campo ogni iniziativa necessaria affinchè questo tema sia affrontato in maniera approfondita e diffusa, facendo in modo che tali proposte di modifica non danneggino l’economia del nostro Paese e del Mezzogiorno”.

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