21 Aprile 2022
“Stiamo facendo progressi importanti con Just Eat e siamo vicini alla firma sull’accordo che aumenterà le tutele dei suoi rider, ma servono alcuni passi in più”. È quanto dichiara la Fit-Cisl, che spiega: “Alla multinazionale olandese chiediamo in particolare tre cose: dispositivi di protezione individuali più adeguati, una migliore organizzazione del lavoro e centri di assistenza e manutenzione convenzionati a prezzi agevolati per i mezzi di trasporto dei rider. Il primo punto riguarda la qualità dei dpi, ad esempio il manto parapioggia è poco protettivo. Quanto all’organizzazione, un’azienda di delivery efficiente fa effettuare ai suoi rider almeno due consegne all’ora, ma Just Eat è molto al di sotto di questa media, con il risultato che i suoi dipendenti, il cui salario è in parte in funzione della produttività, non guadagnano abbastanza. Da ultimo ma non per importanza c’è il tema della manutenzione dei mezzi di trasporto: è necessario individuare centri di assistenza convenzionati che offrano prezzi agevolati in modo che questa parte necessaria per la sicurezza dei rider non gravi troppo sulle lavoratrici e sui lavoratori”.
“Per il resto – prosegue la Fit-Cisl – fermo restando che in futuro auspichiamo un miglioramento dei rapporti di relazioni del lavoro, l’accordo che ci accingiamo a firmare sarà un grande passo avanti soprattutto rispetto alla salute e sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori, perché prevede, tra le altre novità, prospettive, di evoluzione professionale, con opportunità in sede, sul territorio o negli hub delle grandi città, anche in ruoli diversi rispetto a quello del rider, in particolare come Captain, a supporto dei rider nelle attività quotidiane e posizioni di staff, tra cui i Courier Coordinator, che si occupano di coordinare ogni fase del nuovo modello operativo e offrono assistenza costante ai rider in tutta Italia. Tutti i rider assunti, inoltre, seguiranno un training dedicato con 12 ore di formazione base e specifica sulla professione e sul tema salute e sicurezza, quali parti integranti del lavoro e regolarmente retribuite, insieme a una visita medica periodica di idoneità professionale”.
Conclude la Fit-Cisl: “A questo punto auspichiamo che altre aziende di delivery seguano l’esempio di Just Eat, pensiamo a Deliveroo per dirne una, e si siedano al tavolo con il sindacato per individuare tutte le tutele necessarie alle loro lavoratrici e ai loro lavoratori”.