28 Aprile 2022
“Per noi il tema della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro continua ad essere una priorità assoluta”. È quanto dichiara Salvatore Pellecchia, Segretario generale della Fit-Cisl, in occasione della Giornata mondiale per la salute e la sicurezza sul lavoro, che ricorre oggi ed è stata istituita dall’Ilo nel 2003.
Prosegue Pellecchia: “Riteniamo inaccettabile che un paese con un’economia avanzata come la nostra, registri ancora un numero altissimo di incidenti sul lavoro. Solo nel 2021 sono complessivamente 555.236 le denunce di infortunio presentate all’Inail (con un +0,2% rispetto al 2020), 1.221 delle quali con esito mortale (-3,9% rispetto al 2020, ma il dato andrebbe normalizzato, cioè andrebbe considerato quante ore sono state lavorate nel 2020 rispetto al 2021). Con gli strumenti formativi e tecnologici a disposizione oggi, la prevenzione dovrebbe aver abbattuto da tempo numeri così spaventosi. E invece ancora si considera la sicurezza un costo e non un investimento, anche nel nostro settore dei trasporti”.
“Da parte nostra – aggiunge il Segretario generale – stiamo facendo tutto quanto è possibile fare. Si pensi solo ai recenti passi avanti che abbiamo compiuto: l’accordo firmato con Autostrade per l’Italia alla presenza del Ministro del Lavoro e i protocolli con i Ministeri dei Trasporti e degli Interni e le associazioni datoriali e le aziende della mobilità ferroviaria e tpl. Nel primo caso abbiamo introdotto importanti novità come la Stop Work Authority, cioè la possibilità per ciascun lavoratore coinvolto in attività a rischio di interromperla se constata un pericolo per la sicurezza propria o altrui. Con i secondi invece abbiamo previsto una serie di misure per la tutela delle lavoratrici e dei lavoratori che subiscono un’aggressione mentre lavorano, come l’individuazione dell’Osservatorio nazionale per la promozione del trasporto pubblico locale e regionale come sede tecnica di un confronto nazionale tra rappresentanti di istituzioni, organizzazioni sindacali e associazioni datoriali per raccogliere dati e monitorare il fenomeno delle aggressioni e per individuare strumenti di carattere tecnico-organizzativo, finalizzati a portare avanti azioni sempre più incisive per fare prevenzione e conseguentemente tutelare l’incolumità di lavoratori e viaggiatori”.
Conclude Pellecchia: “La nostra esperienza dimostra che ognuno deve fare la sua parte: solo così si potrà raggiungere l’obiettivo incidenti zero, che non è un’utopia ma una possibilità concreta. A conferma di ciò, laddove ci sono buone relazioni sindacali gli incidenti sul lavoro diminuiscono progressivamente, proprio perché si coopera tutti insieme per prevenirli, fino al raggiungimento dell’obiettivo di azzerarli. Occorre partire dal presupposto che le risorse economiche impegnate per fare prevenzione degli infortuni sul lavoro sono un investimento e non un costo e promuovere la cultura della sicurezza 365 giorni l’anno”.