28 Maggio 2025
Santa Margherita di Pula (Cagliari), 28 maggio – “Uno dei temi con cui dovremo confrontarci nel presente e nell’imminente futuro è l’ascesa dell’intelligenza artificiale generativa, una nuova rivoluzione tecnologica che pone una seria di sfide etiche e questioni moralmente rilevanti e per questo andrà governata”. Così dichiara in una nota la FIT-CISL, a margine della Tavola Rotonda “Automazione, digitalizzazione e intelligenza artificiale nei trasporti. Innovare con etica per non lasciare indietro nessuno”. L’evento si è tenuto durante il XIII Congresso nazionale della FIT-CISL in corso a Santa Margherita di Pula (Cagliari).
“L’intelligenza artificiale –prosegue la nota– può aumentare l’efficienza in molti settori e creare nuove opportunità occupazionali, ma al tempo stesso può sostituire molte mansioni umane. È fondamentale che questa trasformazione sia governata a livello di regole, infrastrutture che di standard etici, per evitare fenomeni di esclusione o precarizzazione del lavoro”.
Cosa può fare l’intelligenza artificiale per la sicurezza sul lavoro? La Fit-Cisl lancia una proposta: “All’interno delle aziende abbiamo l’obbligo d’esigere il rispetto e la piena applicazione delle norme di legge. A quelle più strutturate proporremo, se ancora non lo hanno previsto, l’uso dell’Intelligenza Artificiale per analizzare i dati degli infortuni e ottenere una prevenzione predittiva. Sia chiaro che l’IA non può sostituire la responsabilità umana che resta alla base di ogni processo”.
“La Federazione dei trasporti cislina ha ribadito il ruolo attivo e propositivo del sindacato nel guidare questa trasformazione, promuovendo un approccio umano-centrico all’innovazione tecnologica, che metta al centro le persone e i loro diritti. La contrattazione collettiva deve essere uno strumento cardine per accompagnare il cambiamento, insieme a politiche e investimenti per la formazione continua e la riqualificazione professionale, a tutela dei lavoratori più esposti al rischio di esclusione.
“Serve una governance responsabile e condivisa. La tecnologia non deve sostituire le persone, ma sostenerle” ha concluso la nota.