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Commissione Tecnica Manutenzione Infrastrutture

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Documenti - Commissione Tecnica Manutenzione Infrastrutture

22 Febbraio 2024

Il giorno 21 febbraio si è riunita a Roma, nell’ambito della Mobilitazione Nazionale “Fermiamo la scia di sangue” indetta dalla Cisl Nazionale, la Commissione Tecnica Nazionale (Ctn) del settore Manutenzione Infrastrutture della Fit-Cisl con la partecipazione dei delegati, RSU ed attivisti di Rete ferroviaria italiana (Rfi) in rappresentanza di tutte le regioni.
Nel corso della riunione è stato fatto anche il punto della situazione in merito all’accordo nazionale di riorganizzazione del settore sottoscritto il 10 gennaio 2024, atteso che nei territori si stanno svolgendo i percorsi relazionali finalizzati al perfezionamento dell’accordo per la parte che – secondo il Ccnl Maf – é di competenza regionale.
Dopo l’apertura dei lavori da parte della Segreteria Nazionale si è sviluppato un articolato dibattito nel corso del quale gli interventi dei partecipanti hanno – prima di tutto – stigmatizzato tutte le diverse iniziative intraprese da vari soggetti che hanno e stanno generando confusione tra il personale con informative dai contenuti discutibili, fuorvianti e che, palesemente, alimentano, in maniera strumentale, malcontento fra le lavoratrici e i lavoratori dipendenti da Rfi utilizzando elementi inesatti oltre che fuorvianti.
La Ctn ha valutato positivamente la sottoscrizione del nuovo modello organizzativo per superare quello esistente la cui inadeguatezza è dimostrata ampiamente dallo stato in cui versa la rete. Il nuovo modello supportato dagli ingenti investimenti previsti in treni diagnostici e mezzi d’opera oltre che da un consistente e significativo numero di assunzioni di personale, ha l’obiettivo di elevare ancora di più gli attuali standard di efficienza e sicurezza dell’infrastruttura ferroviaria e di migliorare le condizioni di lavoro degli addetti alla manutenzione consentendo così al settore di recuperare il ruolo di centralità nell’ambito di una attività strategica e fondamentale per il trasporto ferroviario.
La Commissione Tecnica nello specifico ha espresso approvazione per:
➢ Mobilitazione Nazionale “Fermiamo la scia di sangue” indetta dalla Cisl Nazionale che si incanala nel percorso avviato in ambito Rfi e più in particolare, l’attenzione dedicata al tema della Sicurezza del Lavoro che prevede oltre al consolidamento della “Technical Accademy” per la formazione professionale attraverso l’incremento degli istruttori dedicati esclusivamente al ruolo di formatori, anche la prosecuzione in iniziative finalizzate alla diffusione della” Cultura della Sicurezza”. A tale scopo assume un ruolo di rilievo la “Sede permanente di incontro sulle tematiche riconducibili alla formazione ed alla sicurezza del lavoro” che si riunirà a cadenza trimestrale oltre per esaminare congiuntamente i vari aspetti riguardanti la sicurezza e la formazione anche per individuare gli argomenti da trattare durante gli eventi organizzati in materia di sicurezza. Positiva l’estensione di tale organismo anche a livello regionale sempre con la finalità di tenere alta l’attenzione sul tema della sicurezza. Di rilievo anche la costituzione di strutture dedicate esclusivamente alla Direzione Lavori per un maggior controllo e verifica dei cantieri di lavoro e anche nei confronti delle ditte appaltatrici;
➢ La internalizzazione di attività manutentive core, che vanno dalla costruzione di apparati tecnologici a quelle più tipiche di competenza delle UM, per cui sono stati programmati investimenti per l’acquisizione di mezzi d’opera e per l’assunzione di personale. A tale scopo è stato stabilito l’avvio di percorsi formativi con apprendimento sul campo, per fare acquisire al personale le competenze necessarie per iniziare, anche da subito, a internalizzare attività realizzabili con gli attuali mezzi a disposizione.
➢ La realizzazione di un maggior presidio dell’infrastruttura attraverso la revisione del reticolo degli impianti rimodulando le estensioni delle Unità Manutentive superiori a 300 Km di linea e rinforzando con ulteriore figura di Specialista Infrastrutture quelle con estensione compresa tra 180 e 300 Km di linea e quelle dei Nodi. A ciò si aggiunge anche la costituzione di nuovi Nuclei Manutentivi nell’ambito delle Unità manutentive del Mantenimento Infrastrutture che oltre a portare ad un miglioramento della produzione ridurranno al personale il disagio e rischi di incidenti prodotti dai lunghi spostamenti a bordo degli automezzi.
➢ La definizione di un nuovo modello organizzativo dei Nuclei Manutentivi in cui vengono stabiliti in modo chiaro i ruoli e le responsabilità attribuendo alla figura professionale più elevata del Capo Tecnico il compito di Capo Squadra. Un modello che prevede la presenza di 4 squadre e l’istituzione nei NM AV e di punti strategici della direttrici/nodi, di una quinta impegnata in un turno antimeridiano per garantire la regolarità della circolazione nella fascia pendolare 06,00-09.00;
➢ La definizione in materia di orario di lavoro di una alternativa a quella contrattualmente prevista dei turni avvicendati per poter assicurare nei NM il presenziamento nelle fasce orarie pendolari, utilizzare tutti gli spazi liberi da treni disponibili nelle 24 ore e per tutti i giorni della settimana per lo svolgimento delle attività manutentive, garantire un pronto intervento in caso di anormalità all’infrastruttura, realizzare lavorazioni per il potenziamento e lo sviluppo della rete ferroviaria. Una nuova modalità costituita da una alternanza di prestazioni uniche giornaliere che dà al personale in anticipo la visibilità dello sviluppo del turno mensile, realizza una media oraria di lavoro inferiore alle 38 ore settimanali e viene compensata con nuove indennità in aggiunta a quelle già previste dal CCNL della Mobilità/AF.
Ridefinito anche l’istituto della reperibilità stabilendo modalità e tempi massimi di impegno sia che il lavoratore abbia o meno fruito del previsto riposo minimo di 8 ore dopo l’ultima prestazione programmata o intervento. Inoltre, è stato ridotto a 2h e 30m il tempo di intervento effettuato nella fascia oraria 00.00-05.00 che dà la possibilità al lavoratore di non effettuare la successiva prestazione programmata.
➢ La revisione dell’organizzazione del settore Tecnico Amministrativo con cui si sono apportate significative modifiche rispetto al precedente modello con cui sono state potenziate le strutture amministrative con nuove figure di Responsabili e Specialisti, valorizzati ruoli specialistici e di staff, prevista la specializzazione nelle fasi di progettazione, verifica e gestione lavori; istituite strutture dedicate esclusivamente alla Direzione Lavori; costituito un reparto dedicato alla Pianificazione e al Monitoraggio.
La Ctn pur riconoscendo i positivi risultati ottenuti ha sollecitato la Segreteria Nazionale di ribadire, in occasione della prima verifica dell’accordo, la richiesta della valorizzazione di alcuni ruoli tecnici per i quali la società si è riservata di effettuare delle valutazioni nel corso della trattativa di revisione del settore.
La Ctn in merito alla fase relazionale attivata dalla società a livello territoriale per l’applicazione dell’accordo ha manifestato netta contrarietà rispetto alla volontà aziendale di concordare prima la parte relativa all’orario di lavoro da applicare in ambito DOIT e di trattare successivamente i rimanenti aspetti organizzativi, sottolineando come per la FIT Cisl sia imprescindibile affrontare complessivamente tutti i diversi contenuti dell’accordo.

Pertanto, i confronti territoriali dovranno svilupparsi:

  • in base ai dati riguardante i Piani di Attività;
  • gli Spazi Manutentivi disponibili;
  • delle consistenze di personale dettagliate per Nucleo Manutentivo comprensive delle rispettive qualificazioni possedute;
  • la definizione dell’orario di lavoro da applicare più adeguata a contemperare le esigenze produttive con quelle di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro del personale.

Contestualmente, dovrà essere rivisto anche l’assetto organizzativo delle Unità Manutentive secondo i parametri stabiliti dall’accordo nazionale e provvedere alla rimodulazione dell’estensione dei Nuclei Manutentivi fermo restando l’attuale reticolo di impianti.
Roma, 22 febbraio 2024

La Segreteria Nazionale

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