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Commissione Tecnica Nazionale Equipaggi Trenitalia

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Documenti - Commissione Tecnica Nazionale Equipaggi Trenitalia

6 Ottobre 2025

Si è riunita il 2 ottobre 2025, a Roma, la Commissione Tecnica Nazionale Equipaggi, per un confronto sugli sviluppi successivi al rinnovo contrattuale e per una verifica delle criticità gestionali che ancora attendono una soluzione.
La Commissione ha innanzitutto espresso apprezzamento per i risultati raggiunti con i rinnovi del Ccnl e del Contratto Aziendale, che hanno introdotto miglioramenti economici, normativi, rafforzato strumenti di welfare e dato risposte a diverse rivendicazioni del personale di bordo e di macchina.
Allo stesso tempo, è emersa con chiarezza la necessità di dare continuità a questa stagione di incontri gestionali, indispensabile per tradurre le previsioni contrattuali in prassi operative uniformi. A tal proposito, la Commissione ha individuato tre filoni di azioni da perseguire con efficacia e rapidità.
Sicurezza
La Commissione ha ribadito con fermezza che la sicurezza non può mai essere oggetto di compromesso. La tutela del PdB, in particolare nei servizi IC Notte e AV Fast, deve essere garantita non solo con dichiarazioni di principio ma attraverso una valutazione aziendale puntuale circa la necessità dell’introduzione del modulo MEB1, tenendo conto del tasso di riempimento e dell’individuazione, a livello territoriale, dei treni critici. Su tali treni viene altresì richiamata l’importanza di sviluppare sinergie concrete, non soltanto con le Forze dell’Ordine, ma anche con Fs Security, al fine di prevenire e mitigare in maniera strutturale il fenomeno delle aggressioni al personale viaggiante.
Sempre in tema di sicurezza, la Commissione ha espresso forte preoccupazione per le novità introdotte dalla Disposizione RFI n. 12/2025, in materia di protezione dei PL da parte del personale del treno dell’Impresa Ferroviaria. È stato chiesto alla Segreteria Nazionale di porre la massima attenzione su tale aspetto, evitando che da tale disposizione possano derivare pericolose derive aziendali che rischiano di scaricare impropriamente sul personale responsabilità e compiti di sicurezza di competenza del Gestore Infrastruttura.
Diritto al pasto e logistica
Allo stesso modo, è necessario consolidare un quadro di regole chiare e non discrezionali per l’utilizzo del piè lista, tempi di rimborsi certi e l’introduzione di un procedimento informatizzato più snello per la richiesta, in continuità con l’accordo del 1° agosto 2023. Sempre in tema refezione, la Commissione sottolinea che deve essere resa un diritto fruibile e non un mero adempimento formale. Vanno individuati locali che garantiscano l’erogazione nelle fasce previste, con prezzi calmierati per il personale in servizio, agendo su attuali disservizi.
Centrale rimane il tema della logistica, che non può essere trattato come un elemento secondario, a partire dalla ricerca di strutture per il riposo idonee e non fatiscenti. Inoltre, se i Ferrotel devono realmente tornare ad essere la regola, occorre garantire che non siano più luoghi frugali, retaggi del passato, ma ambienti adeguati, confortevoli e idonei al recupero psico-fisico del personale. Perché anche la qualità del riposo influisce direttamente sulla sicurezza del servizio e sulla salute dei lavoratori.
La Commissione ritiene che una logistica di qualità e una refezione garantita non rappresentino semplici benefit, ma condizioni essenziali di lavoro.
Conciliazione vita-lavoro: ferie e mobilità
Il tema delle ferie è stato al centro di un ampio confronto. Dagli interventi è emersa con forza la necessità di una rivisitazione complessiva del modello, che lo renda più flessibile e funzionale. La Commissione sottolinea come la visibilità annuale dei riposi debba essere accompagnata da nuove regole di apertura di più “finestre” per prenotare ferie sul breve e sul lungo periodo, e da una differenziazione d’orario d’apertura per PDB, PDM e per diverse aree geografiche, in modo da non sovraccaricare i sistemi e assicurare un’equa distribuzione delle possibilità di prenotazione, insieme ad una gestione automatica delle code di prenotazione.
Un ulteriore tema connesso alla conciliazione vita-lavoro riguarda la necessità di garantire riposi minimi adeguati, in linea con la mansione da svolgere, anche in seguito a giornate di formazione, visite sanitarie o trasferte.
Non meno rilevante è la questione della mobilità, che la Commissione ritiene debba trasformarsi da strumento nebuloso a leva reale di riequilibrio organizzativo e soddisfazione del personale. Ciò implica la costruzione di un sistema strutturato, basato su graduatorie trasparenti, capace di superare le attuali situazioni di immobilismo e incertezze tra i lavoratori. Una mobilità che non può esaurirsi negli spostamenti interni allo stesso prodotto, ma che deve includere la possibilità di trasferimenti tra le diverse Direzioni Operations (AV, IC e Regionale) e, più in generale, tra le varie società di trasporto interne al Gruppo, secondo criteri di equità e funzionalità complessiva.
Conclusioni Per la Commissione il rafforzamento della contrattazione decentrata, già emerso con il rinnovo contrattuale, deve ora trasformarsi in un vero strumento di governo delle possibilità offerte dal CCNL, capace di intervenire concretamente anche sugli allacciamenti di turno e sulle altre dinamiche demandate. Un rafforzamento che potrà essere effettivo solo se accompagnato da un analogo rilancio della rappresentanza nei luoghi di lavoro: le RSU, insieme agli RLS, devono tornare ad essere il cardine della partecipazione e della difesa collettiva.
In questa prospettiva, la Commissione richiama con forza anche la necessità di consolidare un quadro di regole certe e uniformi per la gestione della riserva, per i tempi accessori e per l’applicazione delle circolari aziendali, chiedendo alla Segreteria Nazionale di vigilare affinché non vengano introdotti artifici aziendali di programmazione e gestione dei turni che snaturino lo spirito e l’applicazione delle intese contrattuali. In parallelo la Commissione richiama la necessità di porre un argine all’applicazione disinvolta del COCS 49, affinché non diventi uno strumento abusato e penalizzante per il personale. Solo così sarà possibile superare le attuali incertezze interpretative, fonte di disparità e conflittualità non più accettabili.
È stata inoltre evidenziata la criticità legata al profilo economico dei quadri, che tra l’altro rende difficile il reperimento di nuove figure provenienti dagli equipaggi, creando un vuoto organizzativo che rischia di pesare sulla qualità del lavoro e sulla stessa crescita professionale del personale.
In tale prospettiva, la Commissione condivide la linea intrapresa di tre priorità immediate sulle quali agire:
1.
definire regole chiare e uniformi per gli istituti contrattuali sopra richiamati, superando ambiguità;
2.
riformare il modello di prenotazione ferie e rendere la mobilità uno strumento funzionale;
3.
rafforzare la contrattazione territoriale accelerando il percorso per il rinnovo di RSU e RLS.
La Commissione ribadisce, inoltre, l’urgenza di chiudere la vertenza ferie, definendo un criterio economico equo di riferimento della giornata di ferie per il personale mobile, mettendo fine a una fase di incertezza che continua ad alimentare contenziosi.
La Commissione ha infine ribadito un principio fermo: nessuna modifica del sistema di realizzazione turni può essere accettata se accompagnata da stravolgimenti normativi, che rischierebbero di vanificare le conquiste ottenute e di generare ulteriore incertezza nella vita lavorativa del personale.
La Commissione, richiamando infine l’importanza di continuare come fino ad ora ad investire nella comunicazione verso gli iscritti e nella formazione normativa, dà pieno mandato alla Segreteria Nazionale di proseguire con determinazione il confronto con l’Azienda, incalzando la traduzione degli accordi in pratiche gestionali uniformi, eque e sostenibili.
Roma, 6 ottobre 2025
La Segreteria Nazionale

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