24 Luglio 2025
Nella mattinata odierna si è svolto l’incontro con Trenitalia con la presenza dell’Amministratore Delegato unitamente ai Responsabili di Direzione Tecnica, di Direzione Customer Operations, di Direzione del Personale e della Responsabile delle Relazioni Industriali. Come FIT-CISL, in apertura di riunione, come già fatto con la Holding martedì 22 luglio u.s., abbiamo stigmatizzato il metodo utilizzato di comunicare riorganizzazioni di strutture attraverso l’emanazione di “Dor” senza il preventivo confronto con le Organizzazioni Sindacali così come previsto dal vigente contratto. Da parte aziendale è stato confermato il modello di corrette relazioni industriali previsto dal contratto e sugli argomenti in discussione sono già stati fissati ulteriori incontri per il mese di settembre.
Nel prosieguo della riunione, l’AD ha affermato che è in corso un aggiornamento del Piano Strategico per meglio far fronte agli obiettivi definiti: miglioramento della qualità del servizio, sicurezza e affidabilità dell’esercizio, sostenibilità economica delle attività, creazione di valore e sviluppo dell’intermodalità. Su tale ultimo punto ha sottolineato come l’integrazione con Busitalia permetta di proporre un’offerta di mobilità pienamente integrata.
Successivamente si è passati all’approfondimento del settore commerciale e il Responsabile della Direzione Customer Operations ha illustrato il dettaglio del nuovo assetto organizzativo in vigore dal 16 giugno. Le attuali Direzioni di Business vengono convertite in Direzioni Operations, con un perimetro più focalizzato sulla qualità dell’esercizio e una riduzione delle sovrapposizioni. Le funzioni di Assistenza e Vendita vengono accentrate sotto la struttura “Direzione Customer Operations” per consentire una gestione più uniforme della domanda, riducendo le distorsioni tra territori e prodotti. Tutte le attività rivolte al cliente, dall’informazione e assistenza alla biglietteria fino al post-vendita, saranno governate da un’unica struttura “customer”, con l’obiettivo dichiarato di garantire una “travel experience” di qualità superiore e ridurre la frammentazione dei processi decisionali. Questa nuova governance, secondo l’azienda, consentirà di ridurre tempi e costi, rendere più fluidi i flussi informativi e valorizzare i brand esistenti.
L’azienda ha garantito, altresì, che le modifiche non avranno impatti negativi: non sono previsti esuberi, allo stato attuale restano separate le tre filiere produttive (Alta Velocità, Intercity e Regionale) e vi è l’idea di sperimentare forme di “job rotation” per arricchire le competenze. L’azienda ha, altresì, risposto positivamente alla sollecitazione sindacale: non sarà modificato il “reticolo” di assistenza e vendita; si punta invece a rendere i processi più efficienti, anche grazie alla centralizzazione delle funzioni.
Sul fronte della manutenzione dei rotabili, Il Responsabile della Direzione Tecnica ha illustrato un progetto di evoluzione che poggia su due pilastri: il rinnovo massiccio della flotta e una serie di investimenti negli impianti. Il piano prevede l’arrivo di 46 Frecciarossa 1000 di nuova generazione, 145 treni regionali di ultima tecnologia e il rinnovo di gran parte del materiale del trasporto regionale entro il 2027. Questo abbasserà l’età media dei rotabili, ridurrà le esigenze di interventi correttivi e renderà più efficace l’adozione di modelli predittivi di manutenzione. Gli investimenti complessivi di 2 miliardi di euro saranno dedicati al potenziamento degli impianti: nuovi capannoni per rispondere alla domanda manutentiva. L’azienda ha inoltre confermato di voler mantenere al proprio interno le attività core (quelle che generano competenza e valore) e di voler sviluppare il settore sia sotto il profilo quantitativo sia qualitativo.
Uno spazio, seppur breve, è stato dedicato alla cultura della sicurezza: l’azienda ha annunciato che nelle prossime settimane partirà un questionario anonimo su quattro impianti per raccogliere percezioni e suggerimenti dei lavoratori (saranno volontari ed anonimi); i risultati serviranno a
strutturare un programma formativo mirato che, in una seconda fase, potrebbe essere esteso ad altre sedi.
Dopo l’esposizione aziendale sui settori del commerciale e della manutenzione dei rotabili, abbiamo evidenziato l’importanza di avere finalmente una visione d’insieme. Abbiamo, altresì, richiamato i temi già aperti nei precedenti incontri: nel settore commerciale è indispensabile discutere in maniera informata e strutturata di organizzazione del lavoro, reperibilità, uso delle nuove tecnologie, evitando soluzioni calate dall’alto.
Nel settore della manutenzione, abbiamo ribadito che serve partire da una fotografia aggiornata delle consistenze (produzione, numero di lavoratori per officina). Da questa base si potrà finalmente discutere di un modello manutentivo che definisca la composizione delle squadre per tipologia di intervento, migliorando il rapporto tra tecnici e operai, favorendo la crescita professionale e verificando le attività da internalizzare tra quelle “core” anche in previsione dell’arrivo dei nuovi rotabili. Un approfondimento va fatto anche per comprendere gli apporti necessari nel settore. Su queste basi abbiamo chiesto all’azienda di cambiare passo, aprendo un confronto strutturato e continuo a livello nazionale e territoriale, in modo da costruire insieme l’evoluzione dei processi senza creare incertezza e malcontento. Trenitalia ha riconosciuto la necessità di proseguire il dialogo ed abbiamo concordato di riprendere il confronto a settembre con un calendario di incontri distinti per il settore commerciale e per quello della manutenzione. Il nostro impegno è di proseguire nel fornire una strada concretamente percorribile in maniera condivisa, mantenendo ferme le nostre rivendicazioni e difendendo la professionalità dei ferrovieri. Solo così potremo dire di aver dato attuazione a un Piano Strategico che promette innovazione e miglioramenti ma che, senza un reale coinvolgimento delle persone, rischia di rimanere sulla carta.
Roma, 24 luglio 2025
La Segreteria Nazionale