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Conto alla rovescia per il XII Congresso della FIT-CISL a Sorrento

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Documenti - Conto alla rovescia per il XII Congresso della FIT-CISL a Sorrento

17 Marzo 2022

Sta arrivando al suo culmine la stagione congressuale della FIT-CISL iniziata a ottobre 2021 dalla base. Terminati i Congressi regionali, mancano pochi giorni al XII Congresso nazionale, che si terrà dal 4 al 7 aprile a Sorrento e sarà incentrato sul tema “Cresciamo con trasporto – protagonisti nel futuro del lavoro che cambia”.

Non si tratta solo del più importante atto di democrazia interna del sindacato, ma anche della fase finale di un percorso di partecipazione che coinvolge ogni iscritta e ogni iscritto a tutti i livelli. Il percorso poi continuerà con l’ultima tappa: il XIX Congresso nazionale Cisl che si svolgerà dal 23 al 28 maggio a Roma. Quasi in contemporanea, dal 24 al 27 maggio a Budapest, si terrà il VI Congresso dell’Etf, la Federazione europea dei lavoratori dei trasporti, di cui FIT-CISL è membro.

Osserva Salvatore Pellecchia, Segretario Generale della FIT-CISL: “La grande partecipazione registrata in tutte le assemblee congressuali ci dà la certezza di essere un soggetto che non solo dice la sua nei momenti più complicati, ma soprattutto riesce a dare le risposte che servono alle lavoratrici e ai lavoratori.

Anche in questo senso si conferma l’intuizione che portò nel 1950 Giulio Pastore insieme a Mario Romani a fondare un “sindacato nuovo”, la Cisl, autonomo sia dalle istituzioni che dai partiti politici. Un soggetto che mette la persona al centro dell’azione e che regola la propria attività proprio per lo sviluppo della personalità umana – attraverso la giusta soddisfazione dei suoi bisogni materiali, intellettuali e morali – nell’ambito individuale, familiare e sociale.

La preparazione del Congresso nazionale attraverso le tappe previste dallo Statuto a livello territoriale è da interpretarsi anche come l’ennesimo ripercorrere la via tracciata da Pastore e Romani per essere sempre adeguati all’attualità. Il contatto umano, il rapporto sia osmotico che empatico fra base e vertici e quel continuo confronto dialettico interno rimangono un punto fondante della nostra vita sindacale”.

Tornando al XII Congresso FIT-CISL, il percorso elettorale che parte dalle rappresentanze nelle aziende e prosegue secondo un ordine territoriale è lo strumento principale attraverso il quale viene consolidato quel rapporto osmotico fra la base e i vertici. Una relazione che permette da un lato l’espressione massima della democrazia, vale a dire la delega, e allo stesso tempo conferisce la legittimazione agli organi preposti al raggiungimento degli obiettivi previsti dallo Statuto, dal Regolamento di attuazione e dal Codice etico.

Il Congresso nazionale FIT-CISL ha come primo compito quello di eleggere, ai sensi dell’art. 4 del Regolamento, l’Ufficio di Presidenza, composto da tre membri; l’Ufficio di Segreteria, composto da tre membri; gli Scrutatori. È poi la volta delle votazioni per formare le Commissioni: quella per lo Statuto (composta da sette membri); quella per la “Verifica Poteri” (composta da sei membri e a cui spetta il compito di gestire le “incombenze” sulle deleghe); quella “Elettorale” (composta da sei membri, che si occupa del controllo della regolarità delle liste elettorali). E ancora, la Commissione per le “Mozioni” (composta da sette membri, che si occupa della mozione e dei documenti conclusivi).

Predisposto l’assetto organizzativo, si entra nel vivo dei lavori del Congresso il cui obiettivo, secondo lo Statuto, è anche quello di eleggere a scrutinio segreto i delegati al Congresso confederale così come i componenti elettivi del Consiglio generale nazionale della Fit. Il Congresso deve anche pronunciarsi «sulla relazione politica e finanziaria che sarà svolta dalla Segreteria nazionale» e quindi fissare «l’indirizzo generale della Federazione» (art. 8 dello Statuto).

Contestualmente al Congresso spetta anche la designazione dei Collegi dei Sindaci (composto da cinque componenti di cui tre effettivi e due supplenti) e dei Probiviri (composto da cinque componenti). Si tratta di cariche con meno visibilità, ma organismi indispensabili dal momento che rappresentano il “cuore pulsante” della macchina organizzativa della FIT-CISL.

Va ricordato che nel corso del dibattito congressuale, ogni delegato ha diritto di parola (per non oltre 15 minuti, ex art. 7) ed è necessario iscriversi alla Presidenza per intervenire. L’art. 6 del Regolamento, a tutela della dialettica, ci ricorda che «sulle pregiudiziali o sulle mozioni d’ordine hanno diritto di parola una/un congressista che si esprime a favore ed una/o contro».

Va aggiunto, come spiega l’art. 8, che le votazioni avvengono per alzata di mano o per appello nominale («su richiesta scritta di almeno il 5% delle/i delegate/i»). Ad ogni modo, le «elezioni delle/dei componenti del Consiglio Generale Nazionale e delle/dei delegate/i al Congresso confederale CISL devono essere fatte a scrutinio segreto». Stessa procedura di voto «per l’elezione delle/dei componenti del Consiglio Generale Confederale, del Collegio dei Sindaci e del Collegio dei Probiviri». Va ricordato che nelle votazioni a scrutinio segreto, secondo l’art. 9, «ogni delegata/o partecipa alla votazione in base al numero degli iscritti che rappresenta al Congresso».

Il Regolamento stabilisce infine una serie di regole procedurali, fra le quali si ricordano a titolo esemplificativo alcune. Intanto il fatto che le liste sono valide se presentate da «almeno il 10% delle/dei delegate/i aventi diritto al voto» (non si può firmare per più di una lista). Devono anche avere un numero minimo di candidati («non inferiore ad 1/3 delle/degli eleggibili») di almeno cinque regioni. Prevista anche una presenza di «candidature di genere e di lavoratrici/lavoratori immigrate/i non inferiore al 20% delle/dei candidate/i».

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