11 Dicembre 2025
Il tavolo di ieri, 10 dicembre, ha messo in chiaro ciò che ormai è evidente a tutti: dopo mesi di analisi e promesse, le dilazioni non sono più tollerabili. I nodi sono chiari, le soluzioni possibili anche, ma l’Azienda continua a procedere a passi piccoli. E per noi è giunto il tempo di definire, non di rinviare.
Pare delinearsi finalmente una soluzione, presentata formalmente dalla Società, sui temi principali in discussione: ferie, mobilità, e refezione connessa al piè di lista. Qualcosa si muove, ma buoni intenti non bastano: serve mettere a terra in tempi celeri alcune delle soluzioni individuate al tavolo attraverso azioni concrete.
In apertura abbiamo contestato la mancata condivisione dei documenti operativi aggiornati sul MEB1 per AV e ICN. Una lacuna grave ed ingiustificata, un approccio superficiale e irrispettoso verso il personale soprattutto alla luce del cambiamento che il nuovo modulo introduce nel modello operativo e delle criticità connesse alla gestione delle emergenze. Abbiamo anche chiesto un cambio di passo nei flussi informativi e sottolineato come sia stata persa l’occasione per un adeguato aggiornamento formativo in vista dell’avvio della nuova organizzazione del lavoro. Riteniamo quindi necessario, anche in funzione dei necessari miglioramenti delle procedure emanate, che la Società si faccia carico di implementare celermente le nuove IA in base dei ritorni di esperienza e alle segnalazioni che emergeranno fin dai primi giorni dall’avvio del nuovo modulo. L’Azienda ha ribadito che non vi saranno forzature operative nell’introduzione dei moduli: in tal senso il Sindacato ha chiarito qualsiasi scostamento da questo impegno sarebbe inaccettabile. È stata inoltre evidenziato la presenza di alcune anomalie, riscontrate in molti territori, nel lancio dei turni con la nuova normativa, l’azienda ha chiarito che sono stati errori sistemici e che a seguito delle specifiche segnalazioni nei territori, provvederà a risolvere immediatamente tutti i casi esposti.
Ferie
La proposta aziendale prevede una doppia modalità: mantenere l’attuale sistema e affiancare una finestra a lungo termine, fino al cambio orario di dicembre, nella quale prenotare periodi lunghi della durata di almeno cinque giorni consecutivi, con possibilità di revoca una sola volta all’anno ed entro i quattro mesi dal periodo scelto. Si tratta di una funzionalità che, per essere applicata in modo coerente, dovrà essere concordata attraverso un percorso territoriale per definire quote e modalità operative. Come Sindacato abbiamo sottolineato che tale modalità dovrà essere soggetta alla discrezionalità del territorio, (previo confronto tra le parti) sia per quanto riguarda la possibilità di attuarle, sia per la definizione delle condizioni tecniche ed eventuali quote necessarie.
Abbiamo inoltre ribadito la necessità di intervenire tecnicamente su tre elementi essenziali: l’accesso (login) tramite unico device, la revisione degli orari di prenotazione per evitare sovraccarichi e l’attivazione automatica della coda in caso di revoca come previsto dagli accorsi potrà avvenire nel corso del 2026, dopo gli aggiornamenti tecnici necessari all’applicativo IVU.
Mobilità
È uno dei capitoli più delicati. L’Azienda, su richiesta sindacale, propone di strutturare un processo stabile: graduatoria nazionale bloccata al 31 gennaio, verifica delle domande, mobilità pre-assunzionale e una finestra annuale per i trasferimenti (due nel 2026: giugno per il PDM e ottobre per il PDB, legati inevitabilmente al coordinamento con gli inserimenti del personale proveniente da MIR). Il provvedimento di trasferimento scatterà solo dopo il superamento dell’iter abilitativo necessario rispetto al brand assegnatario e dovrà concludersi entro la finestra prevista. Abbiamo ribadito che il modello non dovrà in alcun modo creare anomalie e che si dovrà tener conto, successivamente, di quella tra società, in particolare Trenitalia-TPER e TRENORD.
Refezione e piè di lista
L’Azienda ha confermato la prossima implementazione della graficazione della pausa nelle modifiche di Gestione Operativa (per la quale abbiamo richiesto anche un miglioramento software) e lo snellimento del processo, così da ridurre i tempi di rimborso e rendere più chiari i criteri su ciò che può essere riconosciuto. Positivo l’imminente superamento delle precedenti rigidità: apertura all’asporto e al delivery, purché coerenti con località e orari della pausa; possibilità del piè di lista anche su quei RFR dove ad oggi non si intacca fascia pasto per almeno 2h o di durata inferiore alle 6he nei quali sino ad ora viene riconosciuto il solo ticket; possibilità di rimborso anche con scontrini emessi dopo le 22. Non ancora definito un metodo più lineare nella richiesta di rimborso e una tempistica massima sul rimborso degli stessi, su cui si attende un definitivo riscontro nel prossimo incontro.
Nonostante alcuni spiragli e qualche avanzamento, la lentezza del percorso e la qualità dei progressi restano lontane da ciò che riteniamo accettabile. Oggi ci aspettavamo decisioni sostanziali e risolutive, invece, seppure con qualche progresso, il percorso non può che ritenersi concluso.
Il confronto riprenderà il 14 gennaio, data in cui pretendiamo una definizione chiara delle tempistiche, non rimandi. Solo allora valuteremo se le proposte saranno finalmente adeguate. Abbiamo inoltre chiesto che il prossimo incontro includa un esame puntuale delle ripartizioni regionali: le differenze riscontrate tra territori e i carichi distribuiti in modo disomogeneo non possono essere ignorati. Su questo punto serve un confronto serio e trasparente.
Roma, 11 dicembre 2025
Le Segreterie Nazionali