17 Ottobre 2025
Roma, 19 settembre 2025
L’incontro odierno con Management ITA su ‘Criticità Piano Industriale, Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, Errata erogazione PDR’ tenutosi tra le scriventi OO.SS. e AA.PP. ed il top management di ITA per discutere dei punti oggetto della prima fase di procedura di raffreddamento e conciliazione ai sensi delle
normative vigenti, si è concluso con esito negativo.
Abbiamo ribadito quanto già espresso in materia di ‘criticità piano industriale 2026 – 2030’, definendolo ‘piatto’ e debole, non reattivo rispetto alle possibilità di crescita che dà il settore in ambito italiano, europeo e mondiale.
ITA ha rappresentato che la perdita riscontrata nell’ultimo esercizio di bilancio pubblicato (- 227 milioni) non consente di avviare da subito una crescita, possibile solo quando il consolidamento sarà completato RAGGIUNGENDO IL BREAK EVEN.
Ad avviso delle scriventi, le variabili che hanno determinato tali perdite non sono imputabili AL PERSONALE NAVIGANTE E AL PERSONALE DI TERRA di ITA, i quali, pur sottorganico e con un contratto scaduto, hanno comunque sostenuto e supportato con eccellenti performances i processi aziendali garantendo risultati e limitando i disservizi.
Secondo il management di ITA AIRWAYS l’orizzonte temporale di consolidamento ipotizzato, non garantirebbe, quello sviluppo necessario che il Gruppo LH ritiene necessario , spingendo quindi lo stesso a concentrare gli Investimenti su altri vettori della sua galassia, considerati ‘più sicuri in termini di ritorno economico’.
Tale ingiustificabile mancanza di fiducia da parte degli azionisti, a nostro avviso, è alimentata soprattutto dall’incapacità dimostrata dall’azienda nell’affrontare e gestire efficacemente le scelte di network ed i propri processi manutentivi , ed il tentativo di scaricare sui lavoratori le proprie responsabilità, e’ totalmente inaccettabile.
Relativamente alle necessità di addivenire quanto prima al rinnovo e l’implementazione delle regole di lavoro per il personale navigante ed il personale di terra, regolato dal CCNL Vettori e dagli accordi aziendali di secondo livello, abbiamo sottolineato che le tempistiche ipotizzate dalla società – necessario prima un pareggio di bilancio – sono considerate assolutamente non rispondenti all’urgenza
da noi evidenziata.
Viene ribadita inoltre una sostanziale diversa interpretazione degli accordi che regolano il PDR erogato il 2025, con ITA che ribadisce la correttezza della propria interpretazione da noi invece contestata.
Da quanto emerso, abbiamo ovviamente ritenuto di esperire la procedura con esito negativo, rinviando la discussione al successivo livello ministeriale, nell’ambito della quale auspichiamo finalmente un netto e concreto cambio di passo da parte del management e degli azionisti, proseguendo quindi nel percorso
di raffreddamento e conciliazione propedeutico alla risoluzione delle tematiche da noi evidenziate, oppure alla proclamazione DI UNA LUNGA SERIE DI AZIONI DI SCIOPERO.
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