11 Gennaio 2024
Nella giornata di ieri è stato sottoscritto l’accordo sulla riorganizzazione del settore della Manutenzione Infrastrutture di RFI.
L’importante intesa risponde in primo luogo all’esigenza di un potenziamento delle azioni funzionali ad un incremento della sicurezza dei manutentori e di un consistente piano di assunzioni di personale per sviluppare un importante programma di internalizzazioni di attività core, corredati da una mole imponente di investimenti in mezzi d’opera, treni diagnostici e tecnologia per la diagnostica fissa.
Viene altresì definita una centralità ed una forte attenzione ai processi di formazione, in aula e sul campo, che saranno fondamentali per il corretto funzionamento di tale intesa.
Altro importante ambito di intervento è la revisione dell’assetto organizzativo territoriale che produrrà una modifica delle relative competenze dei Cum e un incremento del numero degli Specialisti in situazioni specifiche.
Definito anche un nuovo processo di gestione dei materiali e l’assetto del settore tecnico amministrativo che prevede l’istituzione di un reparto dedicato alla pianificazione e al monitoraggio, la valorizzazione di ruoli specialistici e di staff, la specializzazione delle strutture di progettazione e verifica gestione lavori, l’istituzione di strutture dedicate al presidio dei cantieri per la qualità e la sicurezza nella gestione degli appalti. L’accordo migliora anche le norme sulla reperibilità superando le problematiche relative alla fruizione del riposo a valle di un intervento notturno. Vi è, inoltre, l’impegno di Rfi ad emanare a breve una rivisitazione condivisa delle mansioni delle varie figure professionali, superando le tante situazioni di poca chiarezza presenti da tempo negli impianti. Il nuovo modello prevede un aumento del numero di squadre dei Nuclei manutentivi ciascuna delle quali coordinata da un CT, determinando di conseguenza rispetto alla situazione attuale un notevole incremento delle valorizzazioni, mentre il numero dei componenti di ogni singola squadra sarà definito in base alle modalità operative e di sicurezza delle attività da svolgere. Viene, inoltre, rimessa al centro e valorizzata la contrattazione territoriale, che permetterà di rispondere alle esigenze dei piani di attività della Società con un nuovo modello di orario di lavoro in grado di soddisfare le necessità di presenziamento per potenziare gli interventi di manutenzione alla rete. Sempre a livello territoriale sarà possibile condividere sedi di impianti diverse da quelle previste dalla società ed evidenziare necessità di introdurre ulteriori squadre nei nuclei manutentivi individuati come strategici.
A compensazione della nuova modalità di turnazione, che potrà essere concordata a livello di unità produttiva, vengono previste delle specifiche indennità economiche che andranno ad aggiungersi a quelle contrattualmente previste per la tipologia della prestazione unica giornaliera.
A valle degli incontri territoriali sono previsti momenti di confronto a livello nazionale per monitorare l’applicazione dei punti previsti dall’intesa.
In sintesi, con la nuova organizzazione concordata sono stati definiti i presupposti per dare all’intero processo della Manutenzione quel ruolo di protagonista da tempo perduto che consentirà di assolvere al meglio il compito di mantenere in efficienza e sicurezza l’infrastruttura ferroviaria, garantendo migliori condizioni di lavoro basate su ruoli e responsabilità ben identificate.
Roma 11 gennaio 2024
Le Segreterie Nazionali