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Osservazioni Audizione Commissione Trasporti della camera – schema di D.lgs. riordino servizi pubblici locali

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Documenti - Osservazioni Audizione Commissione Trasporti della camera – schema di D.lgs. riordino servizi pubblici locali

25 Novembre 2022

Nella giornata del 23 novembre scorso le Segreterie Nazionali Fit-Cisl, Filt-Cgil, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Fna hanno partecipato all’Audizione presso la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati in merito allo schema di Decreto Legislativo recante riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Lo schema di Decreto Legislativo prevede l’applicazione delle nuove norme a tutte le attività di interesse economico generale, includendo tra queste anche il Trasporto Pubblico Locale: tali nuove norme prevalgono sulle normative di settore e le integrano in quanto espressione di principi generali e non si applicano ai servizi di distribuzione di energia elettrica e gas, nonché agli impianti di trasporto a fune per la mobilità turistico-sportiva in aree montane.

Nell’ambito di una visione unitaria, come Fit-Cisl abbiamo espresso la nostra posizione, dettagliata da apposita nota contenente le osservazioni lasciate agli atti relative allo schema di D.lgs. citato, che si sostanziano nella necessità di escludere il Trasporto Pubblico Locale dalla regolamentazione generale del riordino dei servizi pubblici locali di rilevanza economica. Le disposizioni dello schema di D.lgs. non si pongono in contrasto con le norme di settore, ma andrebbero ad alimentare la stratificazione delle norme già esistenti.

Da tempo sosteniamo che il Trasporto Pubblico Locale non può essere disciplinato alla stessa stregua dei servizi pubblici locali, ma deve avere una sua specifica regolamentazione, partendo dall’elaborazione di un Testo Unico indispensabile per riordinare la normativa esistente, realizzando nel contempo una seria riforma del settore. Secondo tale impostazione, è infatti necessario prevedere un’azione congiunta sulle linee tracciate dal documento conclusivo elaborato dalla Commissione di studio per la riforma del TPL, istituita il 4 gennaio 2021 dal MIMS, che vedeva tra gli obiettivi primari quello di giungere all’elaborazione di un Testo Unico coordinato ed organico di tutte le norme che regolamentano il Tpl e dare attuazione al più presto all’iter legislativo per l’avvio della riforma dell’intero settore, per realizzare un sistema di mobilità sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale come previsto dal Green Deal europeo e dal Piano di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e per rendere il settore autonomo, competitivo e, di conseguenza, attrattivo.

La frammentazione delle imprese che erogano il servizio è uno dei grandi problemi del Tpl, occorre incentivare le aggregazioni tra le aziende favorendo la costituzione di grandi player, servono regole certe per gli affidamenti dei servizi e risorse adeguate a rispondere alla domanda di mobilità, per garantire la qualità dei servizi e il potere di acquisto dei lavoratori: tutto questo si può realizzare solo attraverso una riforma seria del settore.

L’audizione è stata poi l’occasione per esaminare le criticità che caratterizzano il Tpl a partire dalla necessità di indicizzare il Fondo Nazionale Trasporti, dal mancato riconoscimento di importanti quote dei ristori per i mancati ricavi da traffico delle aziende per gli anni 2021 e 2022 a causa degli effetti della pandemia, dalla difficoltà di reperire autisti, fino al tema dei ritardi dei rinnovi del CCNL.

Da ultimo abbiamo evidenziato, la mancata erogazione da parte delle aziende della seconda tranche della una tantum prevista dall’ultimo rinnovo contrattuale: una situazione che si aggiunge al malcontento degli operatori del settore già notevolmente gravati da condizioni lavorative spesso critiche, sia per la difficoltà di conciliare la vita con il lavoro, sia per i salari troppo bassi, nonché per il fenomeno delle aggressioni, che li vede ormai troppo spesso vittime di una violenza inaudita.

In allegato le osservazioni.

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