12 Ottobre 2022
Nella mattinata di ieri si è svolto l’incontro con la Direzione Operativa Infrastrutture di Rfi per proseguire il confronto sulla riorganizzazione del processo della Manutenzione.
In apertura della riunione il Direttore della D.O.I. ha fornito informazioni in merito all’incidente avvenuto nella notte nella stazione sotterranea di Sanremo che ha causato la morte di un operaio di 56 anni di una ditta appaltatrice mentre era alla guida di un locomotore di un treno cantiere, che durante la marcia è esploso prendendo poi fuoco. Al momento sono in corso le indagini da parte della magistratura e pertanto non è ancora possibile conoscere le cause che hanno provocato il tragico incidente per cui, appena saranno disponibili le prime risultanze delle inchieste, la società provvederà a ragguagliarci in merito.
Da parte sindacale abbiamo ribadito ancora una volta la necessità che vengano effettuati da parte di RFI maggiori controlli sulle imprese esterne a cui vengono affidate attività di manutenzione all’infrastruttura in numero sempre crescente. Abbiamo richiesto anche di attivare un confronto con la partecipazione di ANSFISA per realizzare la revisione dei criteri di qualificazione delle aziende appaltatrici e delle norme su salute e sicurezza che le stesse attuano. Abbiamo chiesto, altresì, l’istituzione dell’albo degli infortuni sul lavoro ed in particolare l’eliminazione del dumping contrattuale attraverso l’obbligo dell’applicazione del CCNL della Mobilità/AF.
Inoltre, abbiamo sottolineato come i requisiti per il conseguimento e il mantenimento delle abilitazioni ferroviarie, compresa la cultura della sicurezza, siano elementi fondamentali per eliminare l’aumentata frequenza degli infortuni sul lavoro in ambito appalti della manutenzione ferroviaria.
A seguire rispetto alla riorganizzazione del settore della manutenzione il Direttore in risposta alle nostre precedenti richieste ha confermato la volontà di attribuire il ruolo di capo squadra al Capo Tecnico e di prevedere all’interno dei nuclei manutentivi la figura di Tecnico della Manutenzione, in numero da definire, partendo dal rapporto stabilito dall’accordo del 2015.
Inoltre ha evidenziato la necessità di giungere in tempi brevi alla definizione di un orario di lavoro più confacente alle mutate esigenze di produzione che tramite accordi territoriali possa prevedere la presenza di personale in tutti i giorni della settimana e con distinte prestazioni a copertura delle fasce dalle ore 6.00 alle 9.00, e dalle 18.00 alle 21.00 e di quelle notturne.
Come OO.SS nel prendere atto della proposta aziendale pur apprezzando la conferma della figura del Tecnico, abbiamo espresso insoddisfazione per la mancanza di risposte alle precedenti richieste di avere elementi utili a definire compiutamente le modalità di lavoro, l’orario di lavoro e le indennità a compensare le maggiori flessibilità di utilizzazione del personale.
Pertanto, considerato che gli approfondimenti e la definizione di tali aspetti richiedono tempi non brevi, abbiamo chiesto di procedere alla sottoscrizione di un accordo con cui formalizzare quelle parti della trattativa su cui c’è ampia condivisione e che necessitano di essere liberate per consentire la più rapida attuazione.
Sono quei punti importanti, che fanno parte della vertenza attivata nel luglio 2020, riguardante la modifica dell’assetto organizzativo territoriale della manutenzione, in base ai quali sono stabiliti i parametri per lo sdoppiamento (estensione oltre 300 km di linea) o il rafforzamento (estensione tra 180 e 300 Km linea oltre agli impianti di nodo) con un ulteriore Specialista Cantieri delle Unità
Manutentive, finalizzato a realizzare un maggior presidio del processo manutentivo, soprattutto in materia di sicurezza. Inoltre, con l’obiettivo di ridistribuire le responsabilità concentrate tutte sul solo Capo delle UM si stabilisce di attribuire la competenza delle visite annuali alle Opere D’arte ad un Nucleo Specializzato collocato in ambito di Unità Territoriale, così come il controllo del processo della Gestione Materiali da concentrare nelle strutture di Programmazione e Controllo delle UT e in quelle di Asset Management Pianificazione e Controllo delle DOIT, ponendo particolare attenzione alla fase transitoria.
Con l’accordo potranno così iniziare le trattative territoriali per rendere operative queste importanti modifiche derivanti dalla riduzione delle estensioni delle UM e alla introduzione di una ulteriore figura di supporto per i CUM che sarebbero sollevati da una parte di proprie responsabilità. A ciò va aggiunto anche il valido aiuto fornito attraverso la costituzione di vere Segreterie Tecniche formate da personale professionalmente competente in materia.
Solo successivamente si potrà iniziare la discussione rispetto alla composizione quanti/qualitativa minima delle squadre, l’individuazione del preposto decreto 81/08, l’organizzazione del servizio di reperibilità e sul delicato tema dell’orario di lavoro per definire nuove regole finalizzate a contemperare le diverse esigenze aziendali con quelle di conciliare i tempi di vita e di lavoro dei lavoratori oltre che meglio remunerare il lavoro ordinario. La discussione dovrà affrontare anche la riorganizzazione delle UM del Mantenimento Infrastruttura e di tutto il settore UFFICI.
Infine, abbiamo richiesto un ulteriore piano di assunzioni sia per la copertura delle carenze ancora presenti negli impianti che per compensare le uscite ed anche per realizzare concretamente la più volte annunciata internalizzazione di attività core.
La società in merito alle nostre richieste si è riservata, dopo le opportune valutazioni interne, di darci risposte nella prossima riunione programmata per il 25 Ottobre p.v.
Roma, 12 ottobre 2022
Le Segreterie Nazionali